Forum Culture 2013, situazione grottesca. Napoli improvvisa e non 'chiama' Benevento
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Il 25 giugno ricorrerà il terzo anniversario dell'investitutra Unesco per la Città di Benevento, qualche giorno dopo, il 6 luglio, dovrebbe partire finalmente il Forum Universale delle Culture 2013 con una giornata di inaugurazione che si terrà a Napoli e nei siti della Campania patrimonio dell'Unesco: a palazzo S.Giacomo, sede del Comune di Napoli, è stato firmato un protocollo d'intesa tra il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, l'assessore regionale alla Cultura Caterina Miraglia delegata del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il vicesindaco di Barcellona Joaquin Forn, il direttore generale della Fundacio Forum di Barcellona Mireia Belil e il commissario della Fondazione Forum di Napoli Alessandro Puca. Una vetrina importante per il capoluogo sannita, peccato che, a meno di clamorosi colpi di scena in extremis, Benevento non ci sarà. Nel protocollo infatti, della città sannita non pare esserci traccia: i 16 milioni di euro (fondi Pac) stanziati per il Forum Culture 2013, saranno tutti destinati altrove, di Benevento e del suo complesso di S.Sofia ancora non se ne parla. Una situazione grottesca se si pensa che il Forum dovrebbe aprire i battenti a settembre in coincidenza con i festeggiamenti per il 70esimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli. A riferirlo l'assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele. Napoli appunto, ma Benevento, così come Salerno, è città Unesco. E ci sono degli aspetti logistici da regolare: "Abbiamo chiesto informazioni alla Regione Campania - ha ammesso l'assessore comunale alla Cultura di Benevento, Raffaele Del Vecchio - ma non ci è arrivata nessuna comunicazione ufficiale. C'è solo una volontà politica ribadita dal governatore Stefano Caldoro diversi mesi addietro, poi nulla più". La sensazione è che Benevento verrà esclusa: "Ripeto, attendiamo almeno una comunciazione ufficiale da Napoli - ha aggiunto Del Vecchio - anche perchè loro sono indietro nella programmazione ed anche noi, se coinvolti, vogliamo organizzarci per tempo. Dovrei riunire gli albergatori, le varie strutture ricettive, organizzare eventi culturali, coinvolgere gli operatori di settore, fare pubblicità per quella giornata. Insomma, non sono cose che si improvvisano". Comunque vada, Napoli e la Campania vanno verso una figuraccia: in occasione dell'inaugurazione Forum delle Culture ha già annunciato la sua presenza il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. A gettare acqua sul fuoco ci pensa il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: "Mancano 40 giorni, siamo in zona Cesarini, ma ce la faremo. Non so come, ma ce la faremo".
INCERTEZZE E RITARDI: SI PARLAVA DI 15MILA POSTI DI LAVORO...
Il 12 ottobre del 2011, in occasione dell'incontro di Palazzo Santa Lucia tra Caldoro, il sindaco di Benevento Fausto Pepe ed il presidente provinciale Aniello Cimitile (incontro prevalentemente focalizzato sul Data Center di Poste Italiane in cantiere a Benevento), fu avanzata la possibilità di inserire la città capoluogo del Sannio nel Cda del Forum delle Culture 2013: Benevento fu inizialmente esclusa dal progetto per poi essere nuovamente inserita grazie alla nomina nel Patrimonio Mondiale Unesco avvenuta, come noto, nel giugno del 2011. Tutto risolto? Mica tanto. Nel giugno del 2012 il sottosegretario agli Affari Esteri, Staffan de Mistura fece sapere al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro del disimpegno del Governo nell'organizzare l'evento internazionale. Poi la cronaca attuale, con lo sblocco del Fondi Pac per il Forum delle Culture. Ma la kermesse napoletana rischia di essere poco più di una grande sagra: nelle previsioni iniziali e, in base a quello che è successo a Monterrey o Barcellona, il Forum delle Culture è un evento internazionale a tutto tondo in grado di portare alla comunità ospitante nuovi investimenti su infrastrutture e trasporti ed incremento del turismo. La manifestazione, nel disegno iniziale, doveva svolgersi principalmente con l'interessamento di altre realtà culturali della Campania come, appunto, Benevento. Questi i progetti iniziali: investimento importante coni il 30% destinato ai privati. Si parlava di 15mila posti di lavoro, creazione di un'area di 4 milioni di metri quadrati (da viale Giochi del Mediterraneo fino a Fuorigrotta e Bagnoli, il doppio dello spazio destinato all'Expò di Milano del 2015) per un totale di 600 eventi con aree espositive da 60mila metri quadrati, due arene da sei e cinquemila posti, auditorium coperato da 10mila posti, tre centri congressi, 6mila posti auto e sette alberghi. Inoltre era prevista la creazione di cinque nuove stazioni del Metrò del mare seguendo il modello della città di Valencia. Naturalmente esistono dei precedenti: A Barcellona il Forum è durato 141 giorni per investimenti complessivi pari a 3 miliardi di euro, destinati in buona parte al sistema infrastrutturale in uno spazio di 1,5 milioni di metri quadrati che ospita anche un termovalorizzatore, una centrale termoelettrica e una a gas. Sono stati 3,8 milioni i visitatori, i quali hanno pagato un biglietto d’ingresso di 21 euro. A Monterrey, in Canada, invece, l’area riqualificata ammonta ad un milione di metri quadrati che ospitavano un’acciaieria. In Campania non succederà niente di clamoroso.
Gaetano Vessichelli