Foto "compromettenti": minacce, lesioni ed estorsione. In manette un 59enne

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Polizia Commissariato Telese TermePolizia Commissariato Telese Terme

Le vittime, due sanniti, costretti a versare 5mila euro per far si che le foto non venissero pubblicate. 

Sequestro di persona, violenza privata, estorsione, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia ai danni, a vario titolo, di un uomo e una donna della provincia di Benevento. Queste le accuse nei confronti di un 59enne della provincia di Caserta arrestato questa mattina dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Telese Terme che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Benevento su richiesta della Procura del capoluogo sannita.

Le indagini, parto da alcune “compromettenti” e dal versamento di 5mila euro per la non divulgazione delle stesse. La vittima, vinto l’iniziale imbarazzo era poi riuscito a denunciare l’accaduto alla Polizia.

“L’uomo – spiegano dalla Procura – riferiva di essere stato costretto dall’indagato ad assumere gli atteggiamenti compromettenti raffigurati e a farsi fotografare, dopo essere stato sequestrato in un appartamento e aver subito gravi minacce e violenze fisiche, ovvero calci, pugni e schiaffi; dette foto venivano poi utilizzate per ricattarlo e costringerlo a versare somme di danaro, in parte poi consegnato per un importo di 5.000,00 euro”.

Nonostante il pagamento della somma, le foto sono state comunque inviate a diverse persone, “con il chiaro intento – spiega il procuratore Aldo Policastro – di distruggere la reputazione e l’immagine pubblica e privata del malcapitato e ottenere il versamento di ulteriori somme di danaro, per una richiesta pari a complessivi 200.000 euro”.

Le dichiarazioni della vittima sono state puntualmente riscontrate dalle indagini e dai vari testimoni. Indagini che hanno così consentito di accertare la veridicità della ricostruzione operata dalla vittima. Inoltre, dalle indagini, sarebbero emersi a carico del 59enne anche altre vicende come: “gravi maltrattamenti ai danni dell’ex moglie in più occasioni percossa e colpita con calci e pugni e addirittura costretta a scattare le predette fotografie”.

“Lo stesso Giudice per le Indagini Preliminari – ha concluso Policastro – ha ritenuto la sussistenza delle esigenze cautelari ed in particolare, il pericolo di reiterazione di analoghe condotte da parte dell’arrestato in relazione alla fattispecie estorsiva ipotizzata”.



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