Furti e rapine in abitazione anche nel Sannio: banda sgominata dai Carabinieri di Caserta

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Pattuglia dei Carabinieri Pattuglia dei Carabinieri

I responsabili devono rispondere anche di diversi episodi criminosi commessi nel territorio sannita ed in particolare a Dugenta.

Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Caserta, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di 5 persone (4 le misure di custodia cautelare in carcere ed 1 ai domiciliari) ritenute responsabili a vario titolo di rapine e furti in abitazione, nonchè ricettazione della refurtiva. Gli arresti, sono stati effettuati nei Comuni di Maddaloni, Napoli e San Benedetto Ullano (CS)

La banda, composta da cittadini italiani, residenti nel casertano dovrà rispondere di circa 50 eventi criminosi, 34 rapine e 18 furti, compiuti dal gennaio 2017 al gennaio 2018 nelle province di Caserta, Benevento, Avellino, Frosinone e Latina. L'attività d'indagine trae origine da una rapina perpetrata nella notte del 25 maggio 2017 in una abitazione di Piana di Monte Verna, Frazione Villa Santa Croce, dove 4 persone a volto coperto si introducevano forzando una porta-finestra, sorprendendo il proprietario e la famiglia nel sonno e dopo averli minacciati si impossessavano di alcuni preziosi, dandosi poi alla fuga. La vittima riferiva che i quattro uomini parlavano con inflessione campana e non con accento straniero.

Le indagini immediatamente attivate dalla Stazione Carabinieri di Caiazzo e dirette dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere hanno permesso quindi d'identificare i responsabili della rapina ed accertare che gli stessi si erano associati per la commissione di un numero indeterminato di furti, attuati in tutta la Campania e nelle zone di Formia.

Gli indagati, nel corso di preventivi sopralluoghi effettuati durante il giorno, selezionavano gli obiettivi, abitazioni isolate e occupate principalmente da persone anziane. Una volta localizzate le case e studiate le abitudini delle vittime la banda passava alla fase esecutiva. Il "palo" si occupava di accompagnare coloro che avrebbero materialmente eseguito la rapina a • pochi km dall'abitazione prescelta per poi allontanarsi ed attendere il segnale per andare a recuperarli. Il gruppo operativo, solitamente composto tre o quattro persone, raggiungeva invece l'abitazione a piedi passando per le campagne ed attendeva mimetizzato che le persone all'interno andassero a dormire, agendo poi sfruttando il sonno delle stesse. Gli autori, dopo il colpo, si allontanavano passando per le campagne, eludendo in questo modo le ricerche condotte dalle forze dell'ordine, per poi farsi recuperare dal palo ad alcuni Km di distanza dal teatro dell'azione.

Per quanto riguarda la provincia di Benevento gli episodi contestati sono stati commessi in Valle Telesina e nei centri limitrofi al capoluogo sannita.

A Dugenta il 6 giugno 2016, ad esempio, non hanno esitato ad usare violenza e la reazione di una donna ha scatenato la furia del gruppo e provocato alla vittima lesioni guaribili in 30 giorni. L'attività criminale dell'associazione era stata poi interrotta dai Carabinieri di Caserta subito dopo una rapina consumata nel Comune di Dugenta il 10 gennaio 2018, ai danni, di una donna anziana che si trovava da sola all'interno della sua abitazione. Nella circostanza, i quattro autori, si erano impossessati violentemente della fede nunziale e di altri monili custoditi in casa, venendo successivamente bloccati e tratti in arresto mentre a bordo dell'autovettura facevano ritorno a Maddaloni.

Nella circostanza i militari avevano recuperato la refurtiva trafugata nel corso della rapina che è stata poi restituita alla vittima. L'indagine ha inoltre consentito di risalire all'attività "Compro Oro", sita a Napoli in via Scialoia, presso la quale venivano ricettati i preziosi sottratti. Nei confronti del titolare dell'attività, perfettamente a conoscenza della provenienza illecita dei gioielli, il GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.



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