Furti in Valle Telesina. I Carabinieri incontrano i cittadini: "No ronde, segnalate sospetti"

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Incontro Guardia CCIncontro Guardia CC

L'incontro dopo gli ultimi furti registrati in Valle Telesina. 

Si è svolto questa sera a Guardia Sanframondi presso l’Ave Gratia Plena l’incontro promosso dalla Compagnia Carabinieri di Cerreto Sannita e dall’Amministrazione Comunale del centro telesino. Un incontro al quale hanno partecipato i vertici dell’Arma locale, il capitano Francesco Ceccaroni ed il sindaco Floriano Panza.

Un incontro teso a rafforzare la collaborazione tra Arma e cittadini e per esplicare il progetto di polizia di prossimità in periodo in cui la Valle Telesina, soffre, le scorribande di alcuni banditi che hanno seminato il panico con furti e rapine ma anche truffe. Insomma, in una sola parola: prevenzione.

Parole chiare quelle pronunciate dal capitano Ceccaroni che ha ricordato anche i dati sui reati commessi nel Sannio: “non sono allarmanti”, ha detto. Ha poi aggiunto: “Bisogna evitare inutili allarmismi”. In merito ai tanti gruppi Whatsapp che si sono costituiti nelle ultime ore ha sottolineato: “So che sono state formate delle chat, le informazioni vanno si condivise ma anche comunicate a Polizia e Carabinieri in tempo reale”.

Ceccaroni rivolgendosi ai presenti ha poi sottolineato: “Segnalate movimenti e persone sospette al 112 e segnalare non vi coinvolge in prima persona”. Poi un giudizio netto sulle ronde che in questi ultimi tempi si vedono sempre più spesso soprattutto nella zona Titernina dopo i furti registrati tra Cerreto Sannita e Cusano Mutri e la mobilitazione dei cittadini: “È compito delle Forze di Polizia garantire la sicurezza mentre i cittadini non possono controllare, fermare macchine o instituire posti di blocco”.

Azione quella delle ronde, confermata con un post su Facebook dal gruppo "Impegno per Cerreto Sannita": "Le comunità di Cerreto Sannita e Cusano Mutri - si legge - sono state ostaggio per più di 24h di un gruppo criminale bene organizzato che purtroppo è riuscito a perpetrare diversi furti nelle due località. Nonostante tutto i cittadini non sono rimasti inerti rispetto a queste azioni criminali, ci si è saputi organizzare affinché si stringesse il campo di azione dei ladri fino a costringerli a scappare ed allontanarsi dalla Valle del Titerno. Resta l'amarezza tra i residenti di non essere riusciti ad assicurare il gruppo di quattro uomini alle 'patrie galere', oltre all'ansia e al terrore di non potere lasciare le proprie abitazioni. Dobbiamo porre l'accento sul fatto che nonostante lo sforzo delle forze dell'ordine ( che ringraziamo) si deve registrare il dato che comunque sono poche rispetto 'all'onda anomala' di furti tentati negli ultimi mesi. L' inadeguata risposta dello Stato dovuta alla carenza di uomini e mezzi ha spinto le due comunità ad organizzarsi in gruppi di lavoro e controllo del territorio a sostegno dei rappresentanti della giustizia, apparsi a tratti stremati per le continue richieste di aiuto da parte di cittadini impauriti. Continuerà l'impegno delle due comunità, con la speranza che i cittadini innanzitutto non ricorrano alla giustizia 'fai da te', 

imbracciando fucili che in uno stato di stress emotivo potrebbe causare l'esplosione di un colpo verso una persona cara. Inoltre invitiamo i cittadini a non intasare le linee telefoniche dei Carabinieri e Polizia di Stato con segnalazione poco reali. Comprendiamo lo stato di tensione, però serve analizzare realmente la 'fonte' del pericolo, solo se certi chiamare il 112 o 113. Questo per il solo fatto che segnalazioni di poco rilievo potrebbero distrarre le auto di pattuglia ( poche) su interventi più importanti".

Concludendo, Ceccaroni ha poi risposto ad alcune domande sul tema della legittima difesa e delle truffe: “Chi compie queste azioni non è uno sprovveduto e non dovete far entrare sconosciuti in casa che chiedono soldi così come non è possibile sparare o uscire armati di bastoni o fucili: si creerebbe il caos e questo non è permesso”. 



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