Il Versus Festival accoglie le storie dei migranti. La nuova edizione dedicata al "territorio di confine"

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Il 1 giugno 20 migranti, nell’ambito del Versus Festival, hanno raccontato il loro viaggio nell’Abbazia di San Salvatore Telesino.

Il Versus Festival ha ripreso il proprio viaggio di libertà condividendo questa nuova tappa con un gruppo di giovani africani, rifugiati politici, che Kamal ghanese di 21 anni ha messo in cammino con l’amica telesina Maria Venditti collaboratrice del Versus festival, per giungere a piedi all’abbazia di San Salvatore sulle tracce di Anselmo (Sant’Anselmo D’Aosta) accolto circa 1000 anni fa dall’amico Giovanni nello stesso luogo.

Un incontro carico di emozioni e storie quello vissuto a San Salvatore Telesino, che ha aperto la strada a nuove possibilità di crescita. Cambia così dunque, per chi ha vissuto questa giornata, l’orizzonte del mondo mettendo in discussione l’idea stessa di cultura che non può mai avere ragione se non è apertura all’altro e incontro tra culture.

“Noi – spiegano gli organizzatori del Versus Festival – ci sentiamo in dovere di aprire un dialogo e di favorire un incontro sicuramente possibile tra chi arriva nella nostra terra e (già 1000 anni e migliaia di volte è successo) chi deve accogliere perché ‘Come regola biologica generale, le specie migratorie sono meno «aggressive» di quelle sedentarie. C’è una ragione ovvia perché sia così: la migrazione, come il pellegrinaggio, è di per se stessa il duro cammino: un itinerario «livellatore» in cui i più forti sopravvivono e gli altri cadono lungo la strada. Il viaggio perciò vanifica il bisogno di gerarchia e di sfoggi di potere’. (Bruce Chatwin, LE VIE DEI CANTI, Adelphi.)”.

E proprio nel segno dell’impegno e dell’incontro che il direttore artistico Armin Viglione, ha annunciato la seconda edizione del Versus Festival, in programma per il 2017: un viaggio attraverso un “territorio di confine, che lascerà un segno profondo nell’anima. Intanto le produzioni dell’edizione 2015. Il documentario sul viaggio di Sant’Anselmo D’Aosta da Canterbury a San Salvatore Telesino e il micro doc sul festival sono disponibili in formato dvd ed è possibile avere una copia gratuita della prima produzione ufficiale: il mio viaggio in qualche modo possa favorire la libertà”.

Inoltre l’organizzazione ha ringraziato i ragazzi delle scuole medie di San Salvatore Telesino, gli studenti del Telesi@, tutti i docenti e la preside Mimma Di Sorbo e il sindaco di San Salvatore Telesino Fabio Romano e tutti gli amministratori intervenuti a sostegno del progetto. 



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