Impianto di Compostaggio Sassinoro. Incontro in Prefettura non placa gli animi

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Cittadini in attesa dinanzi PrefetturaCittadini in attesa dinanzi Prefettura

Da mesi i cittadini di Sassinoro e del Tammaro protestano contro l’impianto con un presidio permanente e diverse azioni.

Si è svolto questa mattina al Palazzo del Governo il confronto tra il Comitato Civico “Rispetto e Tutela del Territorio” ed i vertici della New Vision con al centro la vicenda dell’impianto di compostaggio di Sassinoro. Presente il prefetto Francesco Antonio Cappetta, il sindaco di Sassinoro Pasqualino Cusano, il portavoce del Comitato, Nicola Zacchino ed appunto la New Vision.

Un incontro, quello di oggi, che non è però servito a limare le divergenze tra cittadini ed azienda ma la distanza resta, così come la protesta che alla fine dell’incontro è tornata ad essere vibrante. Nel frattempo, si resta in attesa del 2019 ed in particolare del giorno 8 gennaio, quando il TAR Campania si esprimerà sulle autorizzazioni.

“Rimaniamo sulle nostre posizioni – ha ribadito Zacchino – che sono diverse e le nostre preoccupazioni rimangono tali. Noi chiediamo a gran voce che le valutazioni del Via e del Vas vengano effettuate da apposite commissioni e non rimangano in un decreto dirigenziale che ci lascia perplessi. Chiediamo alla ditta di fare un passo indietro”.

Ringraziamo il prefetto per l’incontro che non era tecnico ma per chiarire alla popolazione quello che stiamo facendo – ha dichiarato il socio della New Vision, Michele Genovese – se ci sono notizie tendenziose o fuorvianti noi siamo disposti ad un chiarimento. Noi siamo trasparenti, sia negli atti pubblici sia in quello che facciamo. In qualsiasi luogo si voglia fare un incontro, noi ci siamo. Il nostro impianto è basato sul modello europeo e tecnologicamente avanzato nel rispetto dell’ambiente e dell’ecologia. Dire che è una discarica e che tutta la monnezza della Campania arrivi a Benevento è forviante”.

“Noi siamo a Sassinoro – ha poi aggiunto – perché ci ha invitati il sindaco, noi siamo nella legalità dell’azione. Dieci comuni hanno fatto una delibera di programmazione di venire a portare l’umido nel nostro impianto e dunque una intesa territoriale c’era”. 



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