Centenario 1918-2018. Come spiegare l'orrore della Grande Guerra ai bambini?

"Papà, cos'è l'armistizio? Mamma, cosa è successo nella prima guerra mondiale?". Questa domenica gli occhi di tutto il mondo saranno puntati su Parigi, capitale delle celebrazioni per il centenario dell'armistizio che ha posto fine alla Grande Guerra.

Molti bambini si chiederanno perché se ne parla così tanto: come raccontare loro l'orrore della guerra? Il teatro Le Guignol di Lione, che mantiene viva la tradizione dello storico burattino, ha creato uno spettacolo dal titolo "L'armistizio secondo Guignol". I suoi autori riconoscono che non è stato facile trovare il tono adatto, anche se alla fine hanno scelto di parlarne apertamente, mostrando - con un buon dispiegamento di effetti speciali - i combattimenti della guerra.

Gli autori hanno avuto anche l'opportunità di trarre ispirazione dalla realtà, perché uno dei passatempi dei soldati francesi sul fronte erano proprio le opere con i burattini. Inoltre durante la guerra circolavano diverse cartoline con Guignol come protagonista, allo scopo di incoraggiare le truppe al fronte o promuovere la raccolta di fondi per lo sforzo bellico. Leggi anche: La tradizione del papavero in ricordo dei caduti in guerra Dire sempre la verità Un approccio, quello degli autori, condiviso dalla psicologa Esther Gutiérrez Martín, del centro Aletheia di Madrid.

"Tutti noi - ha detto a Euronews - ci siamo imbattuti in domande dei nostri figli sulla guerra e la morte che ci hanno messo in difficoltà perché non avevamo mai pensato di parlargli di questi argomenti, perché pensavamo di spaventarli o che non avrebbero capito. Tuttavia, la maggior parte delle volte proiettiamo i nostri sentimenti su di loro. La regola da seguire per parlare ai bambini di argomenti difficili è semplice: dire la verità".

Leggi anche: Come la Grande Guerra ha cambiato il volto dell'Europa Gutiérrez spiega che i bambini spesso fanno domande specifiche e capiscono se gli adulti stanno mentendo: "Se se ne accorgono, molti scelgono di non chiedere di nuovo. Così, il momento in cui un bambino ci fa una domanda su un argomento difficile come la guerra è un'occasione speciale per parlare di certe realtà del nostro mondo che sono complicate".

La psicologa, esperta in terapia familiare, avverte che non è necessario preparare un intero discorso, né fornire al bambino troppi dettagli. "'Quindi gli raccontiamo tutto?' è la domanda che mi fanno di solito gli adulti quando vogliono sapere cosa dire ai loro figli. L'importante è rispondere sempre alle loro domande e non dare loro più informazioni del necessario".

"Quando i bambini non vogliono saperne di più su qualcosa o sono spaventati, di solito si fermano - sottolinea Gutiérrez -. In questi casi possiamo chiedere loro se vogliono saperne di più. Quindi dobbiamo aiutarli a 'digerire' le emozioni generate dalle informazioni ricevute (paura, rabbia, ecc.). Possiamo chiedere loro come si sentono dopo la conversazione e aprire così uno spazio dove possono parlare delle loro emozioni". Domenica su questa pagina seguiremo in diretta le cerimonie per celebrare il centenario dell'armistizio in programma a Parigi e Londra. Sul nostro sito troverete inoltre testimonianze esclusive di persone legate in qualche modo al conflitto.


19:39:41 7977 stampa questo articolo


  • Convegno ISTAT sullla povertà assoluta: metodologia e misura del fenomeno. Diretta streaming
  • Meteo. Le previsioni meteorologiche di oggi 25 aprile
  • Via Crucis per pace in Ucraina. Polemiche per la scelta di Papa Francesco
  • Agricoltura. Perché la guerra in Ucraina ha gravi conseguenze sulla produzione agricola mondiale
  • Venezia. Ad "Homo Faber" in mostra i mestieri e le creazioni dell'artigianato
  • Verona. Si conclude "Vinitaly", tornata in presenza: numeri da record per il vino italiano
  • Giornata internazionale dei Baci
  • Dove si butta? Dallo scontrino al cartone della pizza: 5 errori da evitare
  • Napoli. Cosa resta del Parco dello sport di Bagnoli costato 37 milioni: rovi, ruderi e rifiuti
  • Sorpresa amara, le uova di cioccolato Kinder ritirate in Europa. Salvo il mercato italiano
  • Guerra in Ucraina. Da Kiev a Roma: la storia di Alisa, talento della danza classica
  • Internet. Cos'è un attacco informatico?
  • Come spiegare la guerra ai bambini
  • Ucraina. Nuova condanna del Papa della guerra 'bestiale e sacrilega'
  • La primavera è la stagione più felice: è scientificamente provato
  • Guerra in Ucraina. Bambini ucraini accolti a scuola nel napoletano
  • Roma. Pene ridotte agli assassini del carabiniere Cerciello Rega
  • Roma. Evasione fiscale e riciclaggio: confiscati 120 immobili a un imprenditore della logistica
  • Guerra in Ucraina. Gran parte dei leader dell'Unione europea hanno incontrato Zelensky
  • Bologna. Poliziotto salva un uomo che rischia di essere travolto dal treno nella Stazione centrale
  • Crisi energetica. Draghi: "Stanziati 16 miliardi e ridotto l'Iva al 5% sul consumo del gas"
  • Jury Chechi contro Kuliak: "La Z sul petto gesto incommentabile. Aiuterò le persone a lasciare l'Ucraina"
  • 8 marzo Giornata Internazionale della donna
  • Bellezza. I miti sulla doppia detersione a cui smettere di credere