L’Aeroclub di Contrada Olivola: per i cieli di Benevento un giro a portata di ala

21:4:54 5588 stampa questo articolo

Alle porte di Benevento in contrada Olivola abbiamo spesso notato aeroplani decollare: siamo andati a curiosare e abbiamo scoperto una realtà che opera da una quindicina d’anni per la passione del volo. Un hobby costoso, ma affascinante che, stavolta, ha visto inaspettati protagonisti anche noi…

Le cifre, innanzitutto: nel 1992, nasce a Benevento il “Club Aereo” intitolato a Nicola Collarile, generale beneventano della prima guerra mondiale, tra i primi quattro aviatori italiani di sempre e, proprio quattro anni dopo, l’associazione da semplice Club Aereo “si trasforma” in Aeroclub Benevento, punto di riferimento per chi vuole avviarsi al settore professionale e diventare pilota a tutti gli effetti: un Aeroclub per essere definito tale, deve assicurare determinati standard di qualità per l’attività aeronautica.
Oggi è composta da 59 soci e vanta una scuola di volo composta da 14 allievi: si può volare su aeroplani ultraleggeri, deltaplani, elicotteri o cimentarsi con il paracadute da pendio. Presso la struttura, a breve, verrà attivata anche una scuola d’aviazione generale.
L’attività è amatoriale ed è volta alla promozione sportiva e turistica del territorio.

L’area di volo

Contrada Olivola è a pochi chilometri di distanza dal centro di Benevento: l’area in esame è stata consegnata all’associazione negli anni Novanta ed è pari a circa quaranta ettari di terreno. E’ in una zona molto favorevole all’addestramento iniziale al volo. Tanto che qualcuno v’ha visto la possibilità per realizzarvi un aeroporto regionale di terzo livello, ma i responsabili dell’Aeroclub hanno avanzato diverse perplessità, viste le tante abitazioni nei paraggi.

La scuola

Il corso di volo si articola in due fasi: parte è fatto in un circuito chiamato “cielo-campo”, non distante dalla sede, dove gli istruttori insegnano le manovre di atterraggio e decollo. La navigazione, invece, interessa un’area di addestramento che ha una fascia di lunghezza di 35 chilometri nei cieli dei Comuni di Pietrelcina, Apice e Calvi.

Un hobby costoso

Chi ha la passione del volo e vuol divertirsi deve avere un buona disponibilità economica. Un aereo ultraleggero costa di base cinquantamila euro, il “giocattolo” più abbordabile resta il paracadute da pendio che può essere acquistato con 2.500 euro (i costi di una moto o di un go-kart). I soci dell’Aeroclub, persone che vanno dai 30 ai 65 anni, molto spesso sono ex militari o semplici appassionati del volo. Per acquisire il brevetto da pilota bisogna sborsare 2.950 euro per il corso, mentre il noleggio di un aereo costa 75 euro all’ora; per i giovani che vogliono intraprendere la professione c’è la possibilità di fruire di piccoli contributi regionali.

Molto spesso vengono a conseguire il brevetto di volo molti giovani carabinieri: è un ottima occasione, infatti, per incrementare punteggi e far carriera nelle forze armate.
I costi di gestione dell’associazione sono molto alti.

Chi dirige la scuola

Venanzio Rapolla, colonnello napoletano, mette in risalto l’attività dell’associazione: “Ci sforziamo di far qualcosa per i giovani ma anche per gli anziani sfruttando al massimo il valore della socialità: abbiamo portato a Benevento il campionato nazionale di acrobazia aerea ed è stato uno spettacolo ben riuscito, così, quest’anno, riproporremo la città come tappa per questo evento. Oltre a ciò ci piacerebbe portare qui le Frecce Tricolori ma non è facile”.

Il colonnello poi lascia intendere che l’associazione contribuisce a far crescere il turismo nella zona visto che “quest’area è un crocevia aereo importante che si trova proprio al centro della mappa per chi intende raggiungere la zona tirrenica o quella adriatica: specialmente d’estate passano gli aeroplani nordeuropei che, provenienti da Roma, atterrano a Benevento per far rifornimento e trovare ristoro presso gli agriturismo ed i bed and breakfast della zona”. E si rende utile anche nelle emergenze: “Siamo un grosso punto di riferimento per i corpi armati dello Stato e collaboriamo con il 118, con le squadre Antincendi Boschivi e, per ora, gli elicotteri dell’ospedale Rummo atterrano qui”.

Rapolla tiene anche a ricordare che “tutte le nostre attività si svolgono nelle migliori condizioni di sicurezza: siamo certosini nei controlli prima di ogni decollo e devo dire che, da questo punto di vista qui, a Benevento siamo ampiamente attrezzati ed autorizzati”.

Da sogno a realtà…
Terminata l’intervista il colonnello Rapolla c’ha invitati a salire a bordo di un ultraleggero e noi (chi scrive e Lorenzo, il fotoreporter del “Quaderno”) non abbiamo, certo, perso l’occasione di gustarci la città dall’alto: Lorenzo, in particolare, ha sfidato le vertigini visto che il suo aereo, guidato da Rapolla, era quello sprovvisto di sportello per agevolare il lavoro fotografico nei cieli di Benevento che in questa pagina, in parte, proponiamo. Ha giurato che l’Arco Traiano l’ha individuato a fatica, mentre per il centro commerciale ha fatto meno fatica…

Il vostro reporter, invece, ha avuto il piacere di volare con Marco (nella foto), pilota 26enne, che m’ha fatto vedere e “sentire”, senza parsimonia…, cosa sono capaci di fare questi giocattolini: una bella “botta” d’adrenalina…
Gaetano Vessichelli



Articolo di / Commenti