La ricostruzione dell'arresto di Iannace
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I dettagli dell’operazione che ha portato all’arresto di Eduardo Iannace sono stati resi noti dai carabinieri del Comando Provinciale di Benevento. Questa mattina ad Atene, alle 10 circa ora locale, le 9 circa in Italia, Iannace è stato tratto in arresto dagli agenti della polizia greca presso la sede del Consolato italiano, dove lo stesso si era recato per richiedere un prestito consolare poiché, a suo dire, versava in precarie condizioni economiche. Iannace, che non era armato (l’arma del delitto, un pugnale, era stata rinvenuta dai carabinieri in sede di sopralluogo, nascosta in un anfratto del giardino di casa in via Sturzo, in contrada Santa Colomba) non ha opposto resistenza. Momentaneamente, è recluso presso il carcere di Atene, in attesa che vengano concluse le procedure comunitarie relative al suo arresto, per poi essere tradotto presso le carceri italiane.
E’ terminata, così, la latitanza del 40enne pluriomicida: la sera dello scorso 20 luglio Eduardo Iannace aveva ucciso la madre Lina Catalano, 63 anni, la sorella paraplegica Mirella Iannace, 38 anni e la nonna Olimpia Furno, 101 anni. Il padre Giovanni Iannace, 75enne e la badante rumena della nonna, Ana Petra, 47 anni, erano riusciti a fuggire. Il primo era rimasto ferito in seguito alla colluttazione col figlio, la seconda si era lanciata dal balcone del primo piano dell’abitazione. I carabinieri, all’atto del loro intervento, avevano trovato i corpi delle vittime avvolti in pozze di sangue, in tre diversi locali dell’ abitazione.
Le ricerche erano scattate immediatamente, con il supporto di elicotteri e di unità cinofile, per battere tutta la zona. In breve tempo erano state estese su tutto il territorio nazionale. L’attività investigativa condotta dal Comando Provinciale dei carabinieri di Benevento, portava a individuare Iannace in territorio greco, dove si sono ulteriormente intensificati i controlli. In tal senso l’Arma di Benevento, dopo aver diffuso i dati dell’omicida in ambito nazionale, ha intensificato i propri accertamenti con i Comandi Provinciali di Brindisi e di Bari, varchi aperti per la costa balcanica.
Eduardo Iannace, che già in passato aveva frequentato Atene per un periodo di vacanza, aveva pensato di espatriare proprio in Grecia, destinazione da lui conosciuta per esserci già stato in passato: si poteva presupporre, dunque, che ci sarebbe tornato.
La decisione di recarsi in Grecia era stata presa, evidentemente, in quanto i controlli alle frontiere si sono notevolmente affievoliti a seguito degli accordi di Schengen nell’ambito dell’Unione Europea. Pertanto, erano state allertate anche quelle autorità di polizia, mediante Interpol nazionale.
L’esito, quindi, questa mattina: i carabinieri, avuta conferma della presenza di Iannace in territorio greco, hanno chiesto ed ottenuto dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Benevento, l’emissione di un mandato di arresto europeo.
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