Luca Aquino e il suo nuovo ‘Chiaro’

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Una nuova etichetta e un album tutto registrato in Norvegia. Questi i primi elementi che caratterizzano “Chiaro”, neonato disco di Luca Aquino, trombettista beneventano considerato uno dei più interessanti talenti europei degli ultimi anni.

L'etichetta Tùk Music del jazzista di fama internazionale Paolo Fresu è un nuovo inizio per il giovane e già affermato musicista (miglior talento Top Jazz 2009), che si dice “grintoso e soddisfatto del nuovo lavoro, nonché onorato di aver avuto un produttore come Fresu, con esperienza e passione smisurata”.
Dopo l’avventura di “Amam”, album registrato nel 2009 in un bagno turco del XV secolo a Skopje, in Macedonia, “in seguito ad un viaggio in auto di millecinquecento chilometri, fidandomi esclusivamente del mio manager che organizza e mi accompagna”, Luca ha registrato il suo neonato lavoro in due giorni al Lydstudio di Oslo, con Wetle Holte alla batteria e Audun Erlien al basso. L’album, uscito il 3 maggio scorso, è stato poi missato da Carlo Zollo.

“Con ‘Icaro Solo’ (disco del 2010, registrato dal vivo e in unica soluzione nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino a Benevento) mi ero avvicinato ai suoni norvegesi - spiega il trombettista - ma questa volta ho preferito andare direttamente da loro”.

‘Chiaro’ è diverso dai precedenti lavori discografici di Luca. E’ un album semplice, appassionato e scuro, “anzi bordeaux”, ci dice il musicista. “E' più rock di ‘Icaro solo’ e ‘Sopra le nuvole’ e sicuramente più sincero di ‘Lunaria’. Rappresenta la musica che da tempo propongo durante i live e che non avevo mai registrato in studio”. I brani? Tutte composizioni originali, con l'aggiunta di evergreen come ‘La Mèr’ di Trenet ed un omaggio a Rota e Fellini con una rivisitazione del tema ‘La strada’. Ma le sorprese non finiscono qui.

Alla realizzazione di ‘Chiaro’, infatti, oltre all'Oslo trio, hanno contribuito amici e musicisti beneventani di Luca, come Pasquale Pedicini alle tastiere, Sergio Fanelli e Alba Paradiso agli archi. E poi un ospite d'eccezione, Lucio Dalla che, “essendo in grado di far musica anche col citofono”, come dice Equino, ha registrato in ‘Chiaro’ musica d'avanguardia, cantando in francese con l'entusiasmo di un bambino. “Lucio gioca con le note – prosegue equino - senza prendersi troppo sul serio. In giro ci sono già troppe star”.

E’ attualmente in corso il tour europeo di promozione del nuovo lavoro di Luca, con concerti già tenuti a Roma, Bruxelles, Monaco, Brema, Nizza, Napoli e Cagliari e date già fissate a Milano (30 giugno), Torino (16 luglio), Parigi (19 luglio), Casablanca (20 luglio), Barcellona (21 luglio), Amsterdam (23 luglio), Rotterdam (24 luglio) e così via. Eppure quando gli chiedo cosa si provi ad essere uno dei maggiori talenti del jazz a livello internazionale, il musicista risponde solo “Ecco, appunto”.

E ora? Progetti, obbiettivi? “Il prossimo album a mio nome sarà pubblicato tra quindici mesi – annuncia - durante i quali suonerò ovunque in festival e club e avvierò vari progetti, tra i quali la riproduzione di ‘Chiaro’ con un'orchestra sinfonica. Un sogno già realizzato è il duo Pisapia/De Magistris. Un altro da realizzare, tempo permettendo, è dirigere un club di musica e arte in Benevento”. Spiega le sue ali, Luca. Ma non dimentica mai le sue radici.
Link: www.lucaaquino.com
Carlotta Nobile



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