Mario Nappi: due nuovi dischi, un libro e un metodo

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NOSTRO SERVIZIO - Si è appena concluso un periodo fervido di novità per il giovane Mario Nappi (classe 1984), musicista napoletano che concilia abilmente l’attività concertistica in qualità di pianista, la composizione ed il grande amore per la musica jazz.
Con due dischi pubblicati negli ultimi tre mesi ed un altro in uscita a breve, nonché un libro scritto a quattro mani ed un metodo pianistico appena pubblicato, il nostro Mario potrebbe già essere soddisfatto. “Ma ai miei ultimi lavori discografici sono riuscito ad associare un’estate ricca di appuntamenti musicali, esibendomi al Festival di Ravello, al Festival dei due Mondi di Spoleto, all’Umbria Jazz ed al Pomigliano Jazz Festival”, ci racconta.
Dopo il Diploma in pianoforte sotto la guida del maestro Eugenio Fels presso il Conservatorio di Napoli S. Pietro a Majella, e gli studi in composizione con il maestro Roberto Altieri, la passione per il jazz è diventata una costante del percorso artistico del musicista, grazie ai laboratori di Jazz al Saint Louis Music College di Roma ed alle lezioni del Maestro Sergio di Natale, con cui Mario ha appena pubblicato un libro con melodie trascritte per vibrafono e pianoforte.
Altra nuova creatura del giovane pianista napoletano è poi il suo metodo dal titolo “Scale moderne trascritte e diteggiate”. “Dopo i primi anni spesi nello studio del Jazz” – ci spiega Mario – del suo affascinante mondo e dei suoi autorevoli fautori, è nata in me l’esigenza di provare ad improvvisare a mani unite, così come ascoltavo fare da Oscar Peterson, Bill Evans e più avanti da Brad Mehldau. I libri di testo che cercavo in giro erano pieni di metodi e scale tra le più varie, ma nessuno si riferiva a questa particolare, nonché virtuosistica pratica che il pianoforte concede ai suoi studenti. E’ stato così che ho cominciato a lavorare alla scrittura di un metodo che comprendesse tale problematica e la risolvesse con le adatte diteggiature. E ciò non toglie che le soluzioni trovate funzionino anche solo per lo studio della mano destra”.
Riguardo le novità in sala d’incisione, è recentemente uscito il disco “Orizzonti Mediterranei” di Roberto Giangrande, presentato alla Fnac (vomero), in cui Mario Nappi ha registrato piano e rhodes, e “Piedigrotta e dintorni...”, album della Tribunal Mist Jazz Band, gruppo in cui, come ci dice il musicista, “mi sono fatto e continuo a farmi le ossa”.
“Sto incidendo con il gruppo di Marta Capponi con Fabrizio Bosso e Javier Girotto e ho anche registrato con Marco Spedaliere in quartetto ad agosto”, ci racconta Nappi, che – fra un po’ di sport e un buon libro (sue due altre grandi passioni) – già pensa al prossimo progetto in progress ed al suo secondo metodo, stavolta incentrato sull’improvvisazione.
E allora… ad majora!

Link: www.myspace.com/marionappi

Carlotta Nobile



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