Mastella-De Girolamo, querelle infinita. Dalla 'politica orizzontale' alla cacciata dell'infedele
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NOSTRO SERVIZIO - Due storie umane e politiche molto diverse. Come diverse sono le generazioni. Clemente Mastella e Nunzia De Girolamo non hanno nulla in comune ed è, forse, proprio per questo, che non fanno che proprio non ce la fanno ad ignorarsi. L'uscita di scena dell'uno dal Parlamento italiano segna l'ingresso dell'altra. Nunzia ha 33 anni, nel 2008. Clemente, appena 28, nel 1976.
La prima, almeno all'inizio della sua avventura politica, più nota per i fatti di gossip che per gli interventi politici, si guadagna ben presto un posto d'onore nei talk più visti della tivù. Mastella, che giornalista lo è di professione, sa come usare i media, senza esagerare, avendo ben chiaro l'obiettivo. Le pagine delle riviste patinate non mancano nemmeno per lui, soprattutto in occasione del matrimonio da favola del suo primogenito, Pellegrino.
Solo qualche volta, Nunzia e Clemente sono sembrati uniti, grazie all'affetto per Silvio Berlusconi. Anche qui, non sono mancate contese. All'indomani delle ultime elezioni Politiche, De Girolamo ha reclamato la cacciata del''infedele' Mastella. "Festeggiare dopo aver perso circa 50mila voti a Benevento e provincia rispetto alle Politiche del 2008 - risponde l'ex Guardasigilli - è un fatto quantomeno singolare. Esultare dopo aver perso alla Camera e al Senato, in Italia e all'Estero lo è ancor di più. Se questi sono motivi di soddisfazione, vuol dire che il coordinatore provinciale del Pdl è abituata a vivere in un mondo tutto suo, un mondo dove chi gli sta attorno la incensa pur avendo prodotto il nulla". Non poteva mancare la querela. Ad annunciarla, durante la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale a Benevento, l'attuale ministro, nei confronti di Mastella che dal palco di piazza Roma si era espresso su "politica verticale e politica orizzontale". Oggi, è il caso Asl a rimettere a confronto i due politici sanniti, con il leader dell'Udeur che dichiara al Fatto Quotidiano: "Quello che per gli altri è normale per me diventa anormale. [...] Fosse toccato a me [un fatto come le parole dette dalla De Girolamo] mi avrebbero messo in galera con grande rumore. Invece i protagonisti di questa vicenda hanno goduto di una indulgenza mediatico- giudiziaria che io non ho avuto. Sono contento che ne abbiano beneficiato". Al contrattacco i giovani del Nuovo centro destra, partito che nel frattempo De Girolamo ha fondato insieme ad Alfano, abbandonando Berlusconi: "Clemente Mastella farebbe bene a tacere. Egli che è uno dei responsabili principali dei disastri politici della provincia di Benevento non ha alcuna patente per ergersi a difensore del territorio. E' in politica dal 1976, è stato protagonista della Democrazia Cristiana quando le risorse si spandevano e spendevano, è stato sottosegretario, deputato, senatore, due volte ministro, è ancora europarlamentare, ha cambiato partiti come le prostituite cambiano gli uomini: il Sannio da tanto peso politico-istituzionale cosa ha ricavato? Un bel ragno dal buco... e gli ultimi posti in tutte le classifiche italiane".
Sono giovani, ma la sanno lunga nel Ncd: "Forse un risultato Mastella l'ha raggiunto: ha sistemato in politica anche la consorte che è per la seconda volta consigliere regionale e in passato anche presidente del consiglio campano. Egli che parla di sanità è come il bestemmiatore abituale che contesta i peccati all'altro che dice cattive parole. Chi ha gestito in modo dissennato la sanità beneventana negli ultimi venti, trent'anni? Chi sono stati gli uomini e a chi facevano capo? Basta prendere intercettazioni e verbali dell'inchiesta Udeur per comprendere la realtà, per capire chi erano e chi sono i registi di una sanità pubblica allo sbando che l'onorevole De Girolamo ha cercato, con le sue proposte, di migliorare ma tante sono le resistenze affaristiche che questo è il risultato... Mastella ed i suoi parlino di sanità privata, di centri accreditati, di avvocati che hanno lavorato per l'Asl, di cliniche, di 118: ci divertiremo...", proseguono i giovani del partito di Alfano. "Se il manager Rossi ha ereditato milioni e milioni di euro di debiti dalle passate gestioni c'è qualche responsabilità anche politica oppure no?", domandano. Infine, i giovani di Ncd chiedono a Mastella "dopo quasi quarant'anni di vita politica, utili per pochi e inutili per il territorio, di godersi le più pensioni d'oro che percepirà. Lasci spazio ai giovani e a chi sicuramente farà meglio di lui".
Per il momento, nessuna risposta ufficiale dalla diretta interessata, ma è certo che non finirà qui.