Mons. Battaglia incontra a Sant'Agata de'Goti "le famiglie ferite della diocesi"

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Mons. Battaglia tra la gente Mons. Battaglia tra la gente

Sabato 3 dicembre alle ore 18.00 presso l’Episcopio di Sant’Agata de’ Goti mons. Battaglia incontrerà tutte le “famiglie ferite” della diocesi.

“Sogniamo insieme con Papa Francesco la Chiesa che vuole Gesù, una Chiesa attenta al bene che lo Spirito sparge in mezzo alla fragilità: una Madre che, nel momento stesso in cui esprime chiaramente il suo insegnamento obiettivo, «non rinuncia al bene possibile, benché corra il rischio di sporcarsi con il fango della strada». (AmorisLaetitia 308) Questo fermento ecclesiale e anche sociale, di questi anni e di questi giorni, intorno alla famiglia, ci spinge ulteriormente ad avere un’attenzione specifica per quanti, feriti dalle situazioni più disparate, si sentono soli e abbandonati nei loro percorsi di vita, anche dalla comunità cristiana”.

Lo scrive in una lettera ai sacerdoti, don Antonio Parrillo, assistente spirituale dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare, che annuncia per sabato 3 dicembre alle ore 18.00 presso l’Episcopio di Sant’Agata de’ Goti l’incontro tra mons. Domenico Battaglia vescovo della diocesi di Cerreto Sannita – Telese e Sant’Agata de’Goti e le “famiglie ferite”. Un appello da far girare dunque, un invito senza destinatari, per ritrovarsi insieme, a camminare in un percorso di condivisione della propria esperienza alla luce della fede.

Un incontro che raccoglie anche l’esortazione di Papa Francesco che segna la strada della comprensione, il perdono, l’integrazione. “Questa – scrive don Antonio Parrillo – è la logica che deve prevalere nella Chiesa, per «fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali»”.

A questo primo incontro faranno seguito altri appuntamenti, mensili, a partire da gennaio. La lettera di don Antonio Parrillo si conclude con la richiesta di accogliere, "l'invito del vescovo a incontrarlo e a stare insieme per camminare, per costruire la Chiesa samaritana e locanda che tutti accoglie".



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