Pensioni invalidi: 29 indagati a Benevento
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E’ scattato ieri mattina, a Benevento e in provincia, il blitz dei Nas di Salerno e dei carabinieri del Comando provinciale, in esecuzione di un decreto di sequestro probatorio firmato dal sostituto procuratore della Repubblica Francesco De Falco. Nel mirino documenti e pratiche relative al rilascio di pensioni di invalidità. Ventinove le persone indagate, tra cui figurano medici, dipendenti dell’Asl e membri delle commissioni mediche di valutazione delle invalidità di Benevento, Montesarchio, Sant’Agata dei Goti, Telese Terme e della commissione periferica, in città in via Pirandello, che ha il compito di esaminare, verificare e approvare o meno la documentazione delle commissioni Asl.
Perquisizioni a tappeto, dunque, negli uffici citati, ma anche nelle abitazioni di alcuni degli indagati (per quanto riguarda questi ultimi, sembra che la ricerca di materiale compromettente abbia dato esito negativo). Associazione a delinquere, falso e truffa i reati che potrebbero configurarsi.
A finire nel mirino dell’ inchiesta sono, al momento: Alessandro Villani 67 anni, Mario De Nicolais 64 anni, Antonello Merone 46 anni, Rodolfo Di Lorenzo 72 anni, Giovanni Pastore 71 anni, Alessandro Falco 55 anni, ***, Antonietta Rapuano 45 anni, Pasqualina Grasso 52 anni, Domenico Dragone 44 anni, Angelo Rocco 66 anni, Noemi Maria Razzano 44 anni, Daniela Iavasile 37 anni, Rita Angrisani 53 anni, Michele Sanzari 53 anni, Emilio Alfredo Tazza 51 anni, Pierina Ciervo 56 anni, Mario Maddaloni 52 anni, Osvaldo Baldini 70 anni, Ugo Pacilio 61 anni, Raffaele Marotti 57 anni, Gerarda Cinelli 39 anni, Michele Ciaburri 53 anni, Umberto Aceto 47 anni, Matteo Losco 47 anni, Angelo De Sisto 55 anni, Carmelo Cecere 58 anni, Enrico Laudanna 54 anni, Angela Marina Antonietta Capone 54 anni.
L’attenzione è incentrata sul periodo a partire dal mese di aprile del 2004, per accertare eventuali irregolarità nell’erogazione delle pensioni d’invalidità, attraverso la falsificazione di documentazioni sanitarie. Nello scorso mese di maggio i Nas avevano acquisito i primi documenti negli uffici della città e in provincia. Poi, ieri, il blitz con il sequestro dei verbali di riunioni delle commissioni e le perquisizioni nelle abitazioni di alcuni indagati.