Per la Uil il rilancio della Pubblica Amministrazione passa per il rinnovo dei contratti pubblici

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Fioravante Bosco, UilFioravante Bosco, Uil

Sul tema degli assenteisti e dei permessi facili per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, interviene la Uil Avellino/Benevento che trova, nell'eco della stampa, "un atteggiamento inquisitorio".

La Uil Avellino/Benevento trov  dunque inquisitorio il clima che asserisce durare dal 2009 che ha portato alle rilevazioni biometriche e alla stretta collaborazione con le Fiamme Gialle nella prevenzione di questi fenomeni. Per la Uil una guerra ideologica che, però, viene smentita dal numero dei procedimenti e dei licenziamenti. Insomma un’infinitesima parte dei pubblici dipendenti rispetto ai poco meno di tre milioni di impiegati.

Dagli ultimi dati dal mese di giugno scorso - evidenzia il sindacato - vi sono stati 22 licenziamenti disciplinari, che non escludono quindi anche fattispecie diverse dalla falsa attestazione della presenza in servizio. "Da qui si evince tutt’altro che un’urgente impellenza che tarpa le ali al buon andamento della nostra Pubblica amministrazione - dichiara il segretario generale aggiunto della Uil Av/Bn - ma il fenomeno è circoscritto a «una percentuale limitata di dipendenti», così come peraltro dichiara la Ministra della pubblica amministrazione Giulia Bongiorno. Pur condannando qualsiasi azione irrispettosa del proprio lavoro, ci chiediamo se sia questa la priorità del Ministero. Riteniamo che non sia così".

Per la Uil il rilancio della macchina amministrativa non può che passare dai suoi lavoratori, i quali non vanno mortificati e colpevolizzati per gli errori che qualcuno pure commette, senza che venga punito per tempo! I lavoratori hanno bisogno di essere messi nella condizione di poter offrire servizi pubblici adeguati e puntuali a tutti. Vorremmo che tra le priorità del governo Conti vi fosse un vero ricambio generazionale, che appare non più rinviabile e da contingentare. Un ricambio che permetta di invertire un trend di assenze spesso giustificato anche dall’età media avanzata della forza lavoro e soprattutto di colmare quella sotto-dotazione organica che, quella sì, è motivo di paralisi del servizio pubblico. Inoltre, preferiremmo che le risorse venissero investite in formazione, digitalizzazione e ammodernamento di strutture con cui i lavoratori quotidianamente operano.

“La prima cosa da fare – è questo il pensiero di Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) – è il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, come avviene per tutti gli altri lavoratori del settore privato. Sono ancora da stipulare – conclude il sindacalista - i contratti scaduti a dicembre 2018 e quelli ancora aperti del precedente triennio 2016/2018 dei medici e della dirigenza. Infine, sarebbe il caso che si concludessero i lavori delle commissioni paritetiche per le nuove progressioni di carriera”.



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