Le città italiane sono sempre più fragili di fronte alla crisi climatica

ROMA (ITALPRESS) – La crisi climatica corre veloce, ma le città italiane restano indietro.

Negli ultimi undici anni, dal 2015 a oggi, si sono registrati 811 eventi meteo estremi in 136 comuni sopra i 50mila abitanti, dove vivono 18,6 milioni di persone, quasi un terzo della popolazione italiana.

A dirlo è il nuovo report CittàClima di Legambiente, che fotografa un Paese sempre più esposto e poco preparato.

Allagamenti da piogge intense, trombe d’aria, esondazioni e grandinate record hanno messo in ginocchio interi territori: 371 gli allagamenti censiti, 167 i casi di vento estremo, 60 le esondazioni fluviali.

Roma guida la classifica con 93 eventi estremi, seguita da Milano con 40, Genova 36, Palermo 32 e Napoli 20.

Tra le città di medie dimensioni spiccano Bari, con 33 casi, Bologna 18, Firenze 14 e Catania 13.

Eppure, solo il 39,7% dei comuni maggiori ha adottato un piano o una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici.

Un ritardo pesante, denuncia Legambiente, legato alla mancata attuazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e all’assenza di una legge contro il consumo di suolo.

L’associazione chiede risorse certe, regole chiare e una pianificazione condivisa, per garantire città più sicure, resilienti e pronte ad affrontare gli effetti ormai evidenti del cambiamento climatico.

mgg/gtr/col


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