Quattrociocchi sarà affiancato dal consulente Gianmaria Scocca e dal revisore Giovanna Razzano.
L’amministratore unico dell’Asia sarà il professor Bernardino Quattrociocchi che si avvarrà della collaborazione di Gianmaria Scocca nella veste di consulente e di Giovanna Razzano nella veste di revisore contabile. Sono queste le indicazioni fornite dal sindaco Clemente Mastella all’assemblea totalitaria dell’Asia che si è tenuta stamani nella Sala Giunta di Palazzo Mosti. I nuovi vertici dell’azienda diventeranno operativi subito dopo l’approvazione del bilancio, prevista per la fine del mese di maggio.
“Abbiamo deciso di puntare su un nome d’alto profilo – ha dichiarato il sindaco Mastella al termine dell’assemblea - perché puntiamo a migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti e, nello stesso tempo, a contenere i costi in modo da ridurre la relativa tassa, ovvero la TARI. L’obiettivo finale è quello di aprire l’azienda alla partecipazione dei privati e trasformare l’Asia in una società mista sull’esempio della Gesesa”.
Bernardino Quattrociocchi è professore ordinario di Economia e gestione delle imprese presso la facoltà di Economia dell’Università Sapienza di Roma, oltre che direttore scientifico, presso lo stesso ateneo, del Centro per lo studio e la diffusione dell’economia digitale nel sistema educativo ed imprenditoriale italiano e segretario generale dell’Osservatorio permanente sul franchising. In passato è stato consulente per l’attuazione delle politiche antidroga presso il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, segretario generale della Fondazione CUEIM-CRT, amministratore temporaneo di imprese soggette ad interdittiva per mafia e autore di numerose pubblicazioni e articoli in riviste scientifiche.
Gianmaria Scocca è finance director-board member payback Italy dell’American Express e precedentemente è stato vicepresidente - head of business planning and analysis della Barclays Italia e senior engagement manager della McKinsey.
Giovanna Razzano esercita l’attività professionale nel campo della consulenza economica, contabile, tributaria e societaria e della consulenza direzionale e dei controlli di gestione. E’ stata membro del collegio dei revisori presso il Comune di Sant’Agata dei Goti, sua cittadina di origine.
Dopo dieci anni Lucio Lonardo lascia l’Asia. L’ufficialità è giunta stamani intorno alle 10.30 dalla sede della municipalizzata dove Lonardo aveva chiamato a raccolta la stampa e come al solito non le ha mandate a dire, anche per il modo in cui da maggio, e non prima dell’approvazione del bilancio, sarà costretto ad abbandonare l’incarico.
L’ex numero uno dell’Azienda che si occupa dei rifiuti in città ha parlato anche dei risultati raggiunti in questi anni: dai dati sulla raccolta differenziata ai conti. Certo, l’addio di Lonardo è la fine di un’era. Contestualmente da Palazzo Mosti – in realtà protestavano anche i lavoratori ex Russo ed ex Despar che chiedono lumi sul futuro – giungevano le indicazioni del sindaco Clemente Mastella che forniva il nome del nuovo amministratore unico.
Proprio sul “modo” qualche frecciatina a Mastella è stata rivolta: “il rapporto – ha dichiarato Lonardo – si è chiuso in maniera diversamente trasparente e diversamente raffinato e per quanto mi riguarda sul piano umano ciò, non mi è piaciuto”. Sul bilancio Lonardo poi precisa: “C’è una variabile perché, se la commissione di liquidazione non dovesse riconoscere l’esposizione debitoria del Comune che tra corrispettivi ed altre fatture supera i 5milioni di euro, e dovesse prima del bilancio – sia che ci fosse stato il Consiglio che l’amministratore unico – decidere che questi soldi non sono esigili l’Asia che ha un bilancio caratterizzato in pareggio come gli altri anni, con questi 5milioni in meno, un capitale sociale di 110mila euro e risorse appostate per massimo 800mila euro dovrebbe essere ricapitalizzata per sopravvivere. L’alibi – conclude l’ex presidente del Cda Asia – che potrebbe avere il socio unico è che essendo in dissesto non può procedere alla ricapitalizzazione e di fatto l’Azienda dovrebbe portare i libri in Tribunale per un concordato preventivo, anticamera del fallimento, e potrà poi essere venduta o svenduta a seconda dei casi”.
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