Wimbledon 2025 è arrivato a un montepremi totale di 53,5 milioni di sterline. Il 7% in più rispetto al 2024. I campioni dei singolari riceveranno ben tre milioni a testa.
Sembra anche per il tennis sia arrivato il momento di parlare di stabilità finanziaria e questo torneo è senza dubbio il momento migliore per farlo. Non ci resta che sperare in Sinner dato che Musetti e Berrettini per ora non si sa ancora se parteciperanno. Le scommesse online in tempo reale sono sempre aggiornate e mostrano le quote più favorevoli per farsi un'idea di chi sarà il possibile vincitore.
Nel marzo 2025 venti top-player hanno inviato ai quattro Slam una lettera in cui chiedevano una quota più equa degli introiti. L'All England Lawn Tennis Club ha reagito aumentando i premi in ogni turno e raddoppiando il montepremi rispetto al 2015. La presidente Debbie Jevans ha riconosciuto che l'aumento "non risolve da solo i nodi strutturali del calendario", ma rappresenta un segnale di apertura dopo gli incontri con i giocatori avvenuti a Parigi durante il Roland Garros. Il salaried floor più alto protegge chi esce presto dal torneo, riduce il gap economico fra l'élite e il circuito di qualificazione, un tema di cui si parla spesso nei tavoli di negoziazione fra ATP, WTA e Slam.
Dietro al +7% c'è la crescita costante delle entrate commerciali. Più della metà del fatturato di Wimbledon proviene dai diritti televisivi globali, stimati in 246 milioni di dollari, mentre il ticketing e lo sponsorship si attestano ognuno intorno al 16%. Il contesto macroeconomico conta eccome. Con l'inflazione britannica che è tornata sopra il 3% in aprile e i costi operativi in aumento, l'indicizzazione del montepremi protegge il potere d'acquisto dei premi e mantiene competitivo l'evento rispetto alle leghe che attraggono i nuovi capitali, dal golf con il fondo saudita PIF alla Formula 1.
L'US Open 2024 ha toccato quota 75 milioni di dollari di montepremi, il livello più alto mai visto in uno Slam. Per non perdere attrattiva mediatica e lo status di “major” più prestigioso, Wimbledon ha scelto di chiudere il gap con dei bonus più generosi a tutti i tabelloni, inclusi il doppio misto e le gare in carrozzina (+4-6%). La strategia mira anche a stabilizzare il calendario: spostare le finali dei singolari alle 16:00 locali amplia la finestra di prime-time in Asia e in America, migliora gli ascolti live e, a cascata, la valutazione degli spazi pubblicitari.
L'adeguamento del prize pool, infine, alimenta un ecosistema di dati in tempo reale che interessa i broadcaster e gli operatori del gioco legale. Più partite equilibrate significa anche che ci saranno delle quote dinamiche e un volume maggiore sulle scommesse Wimbledon su betfair. Il balzo del montepremi 2025 non è una mossa isolata, ma è la sintesi di tanti fattori. L'effetto più evidente sarà nei portafogli di chi calcherà l'erba londinese.
:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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