(Adnkronos) - "Parlare di prevenzione dall'Hiv nelle scuole è un passo avanti. Nell'incontro di oggi abbiamo visto la punta dell'iceberg, ma bisogna anche aiutare le persone a essere più consapevoli dell'esistenza di questo tipo di malattie sessualmente trasmesse". Lo ha detto l'infettivologa Rita Bellagamba, vicepresidente di Anlaids Lazio, all'evento istituzionale che si è svolto oggi a Roma sul tema 'Hiv Call 2025-2026 - Regione Lazio: nuove opportunità di gestione e prevenzione, per l’emergenza sanitaria silente. Quali politiche a livello locale?'.
"Quando facciamo lezioni nelle scuole - racconta Bellagamba - vediamo che spesso i ragazzi hanno informazioni distorte, magari prese dai social; in altri casi hanno paura di parlare coi genitori, se hanno avuto un rapporto a rischio. Quando siamo in aula troviamo un interesse enorme perché i ragazzi si aprono e non hanno il timore di essere giudicati". Gli incontri nelle scuole servono anche per presentare le opportunità di prevenzione della PrEp (profilassi pre-esposizione). "Noi spieghiamo cosa sono la PrEp e la Pep (profilassi post esposizione) - continua l'esperta - Per i ragazzi il primo step è il preservativo e molti dicono di non usarlo perché sono costosi, altri lo usano male. E' poi importante parlare non solo di malattie sessualmente trasmesse e Hiv, ma anche di affettività e sessualità. Vivere bene l'affettività e la sessualità e capire le esigenze dei ragazzi - conclude - può contrastare la violenza di genere".
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