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Prima Divisione: Stoico Benevento nel pantano di Avellino (0-2). Il derby rilancia la Strega



NOSTRO SERVIZIO - Veni, vidi, vici. Sprizza gioia da tutti i pori la Benevento calcistica visto che i giallorossi di mister Carboni sono riusciti a violare il Partenio-Lombardi e aggiudicarsi il derby contro l'Avellino per 2-0 in un campo al limite della praticabilità. Una vera e propria battaglia che rende ancora più esaltante la vittoria della Strega. I gol, tutti e due nella ripresa, siglati dalle due punte Marotta e Marchi. Giallorossi che vincono una gara molto sentita, contro una diretta concorrente, arrivata in un momento cruciale della stagione e rilanciando le ambizioni playoff.
Dopo una settimana caratterizzata dalle polemiche per il divieto della trasferta ai tifosi giallorossi imposto dal Prefetto irpino (poi revocato), la risposta migliore è arrivata proprio dagli spalti: oltre settemila presenze allo stadio avellinese, con gli ottocento tifosi beneventani rumorosi e colorati nel settore ospiti. Tanta pre-tattica in casa giallorossa, poi Carboni sceglie una formazione molto solida con Gori tra i pali, difesa composta da Siniscalchi, Signorini, Mengoni ed Anaclerio, a centrocampo Montiel, Rajcic e Davì con Mancosu trequartista. In avanti la coppia Marchi-Marotta che bene aveva fatto contro il Catanzaro. In panchina non c'è Cipriani, ma Germinale come punta di scorta. Diversa la vigilia in casa irpina con Rastelli che ha "punito" i ribelli Fabbro, Herrera ed Angiulli lasciandoli in tribuna. Assente pure l'ex Castaldo per squalifica, i biancoverdi si sono presentati con Izzo in difesa, Millesi a centrocampo ed in avanti il tridente Zigoni, De Angelis, Biancolino. Un campo pesante a causa di un tempo a dir poco inclemente, condiziona il bel gioco e dopo dieci minuti via il fioretto e spazio alla sciabola con i centrocampisti chiamati a giocate di sostanza. Poche emozioni nei primi minuti, per la prima vera conclusione bisogna attendere il 19esimo quando Montiel ci prova da fuori senza fortuna. Poi è l'Avellino a prendere le misure e creare due ghiotte palle gol: prima è Zigoni a farsi trovare pronto su assist di Millesi ma la sua inzuccata è neutralizzata da Gori, poi, al 30esimo è Izzo su calcio piazzato a svettare di testa sull'ennesimo spiovente di Millesi ma Gori compie un'autentica prodezza bloccando a terra. Gara maschia e tanto nervosismo ma partita comunque corretta. L'Avellino prova a sfruttare qualche contatto in area di rigore chiedendo ripetutamente e con scarse motivazioni, dei penalty con De Angelis e Biancolino ma l'arbitro non ci casca. L'uomo in più dei biancoverdi è Zappacosta che sull'out destro vince spesso e volentieri il duello con Anaclerio: i suoi corss insidiosi creano scompiglio nell'area giallorossa ma Signorini e Mengoni sono sempre attenti. Biancolino e Siniscalchi si beccano, mentre Mancosu e D'Angelo finiscono nella lista dei cattivi. Il Benevento si rende pericoloso con le sgroppate di Marchi ma nessun pericolo concreto dalle parti di Fumagalli.
Nella ripresa, con un campo buono per una gara di rugby, il Benevento contiene la sfuriata iniziale dei padroni di casa. Poi la svolta: esce un buon Rajcic per l'esordio stagionale di Espinal, poi al 54esimo Fumagalli compie una grandissima parata su un tiro di Mancosu con palla deviata in corner. Dalla bandierina va Montiel, mischia in area, Marchi rimette in mezzo e trova Marotta pronto a mettere la palla in rete. Esplode il settore dei tifosi del Benevento mentre l'Avellino protesta per un improbabile offside. I padroni di casa accusano il colpo ed il Benevento riesce a contenere bene gli sterili tentativi di attacco, poi, al 62esimo arriva il colpo mortale per l'Avellino: Marchi conquista palla sulla trequarti, supera Pezzella, poi scarta Massimo e, dal limite dell'area fa partire una rasoiata che piega le mani a Fumagalli. Due a zeo e tifosi sanniti in delirio. L'Avellino non c'è più e si fa pericoloso solo con un mischione in area senza conseguenze. Rastelli getta nella mischia Catania, Arini e Bariti per De Angelis (nervoso ed evanescente), Millesi (il migliore dei padroni di casa) e Romano. Mister Carboni deve invece fare i conti con un infortunio di Mengoni sostituito da Rinaldi, poi, nel finale richiama in panchina uno sfinito Marotta per Germinale. Gli attacchi irpini sono sterili con Biancolino e Zigoni persi nelle maglie giallorosse e Gori non corre grandi rischi: la retroguardia sannita è perfetta e Germinale, Marchi e Mancosu riescono a guadagnare palloni preziosi. Non succede più nulla ed al triplice fischio i calciatori del Benevento vanno a festeggiare la vittoria sotto il settore dei tifosi beneventani che tirano fuori uno striscione bellissimo per Imbriani: "Dedicato a te Carmelo". Tre punti importantissimi dicevano, che rilanciano le ambizioni del Benevento. Tutti bravi i quattordici giallorossi utilizzati da Carboni, tra i migliori Gori, Signorini, Siniscalchi, Mengoni, Marchi e Marotta. Ora il Benevento è atteso da due gare casalinghe contro Carrarese e Gubbio. Bisogna approfittarne.


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