il quaderno benevento
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24/7/2014 :: 11:29:15

Il giorno dopo la visita di De Blasio a S. Agata. Orgoglio e senso di appartenenza



Questa mattina S. Agata si è alzata con un cittadino in più all’attivo, un cittadino che dall’alto dei suoi centimetri ha regalato tante emozioni ai santagatesi. Quella di ieri è stata una giornata lunga e calda, in tutti i sensi, per S. Agata, ma che senza dubbio entrerà nella storia. Dalle prime ore del mattino, si è percepita un’area nuova, di frizzante attesa: nel centro storico tanti sono stati i santagatesi fotografati ed intervistati dagli oltre 100 giornalisti che hanno invaso il paese per l’arrivo del Mayor De Blasio. Le aspettative erano tante: poterlo salutare, stringergli la mano, raccontarti qualche aneddoto e fare un selfie, magari. Tutto questo non c’è stato. De Blasio e la sua famiglia si sono mossi per le stradine del centro storico sempre in auto con fiumi di persone comunque emozionate al passaggio del sindaco. Uniche occasioni in cui si è concesso ai suoi neo concittadini è stato dal sagrato del Duomo, o affacciandosi dal balcone dell’Aula Consiliare, con la famiglia ed il sindaco Valentino ed infine in piazza Della Ratta dove ad attenderlo, da ore ormai, c’erano circa 5mila persone. Tifo da stadio, quando De Blasio ha finalmente preso la parola sul palco, esprimendo tutto il suo entusiasmo e chiedendo, rigorosamente in italiano ‘Ci sono santagatesi qua? Va bene, sono nel posto giusto’. Ha poi presentato ad uno ad uno la sua famiglia, la first lady della città di New York, Chirlane e “due giovani di origine santagatese, Chiara e Dante”. Altra chicca, che è piaciuta alla famiglia De Blasio ed ai santagatesi, è stato il benvenuto dato al sindaco della Grande Mela ed alla famiglia, da parte di Dacosta Aboagye, il giovane ghanese ormai santagatese a tutti gli effetti che, prima in italiano e poi in inglese, ha presentato la famiglia De Blasio con una grinta ed un orgoglio che ben hanno racchiuso il senso di appartenenza che ieri ha dominato a S. Agata.
Questa mattina, dunque, il paese caudino si è svegliato come dopo un’ubriacatura, con un rafforzato senso d’identità, con un livello di orgoglio ed autostima ancora più elevati. Anche se qualche inconveniente organizzativo ha creato alcune difficoltà, dovuto agli improvvisi cambi di itinerario dettati dallo staff organizzativo del sindaco De Blasio (erano stati concordati tra i due staff anche la visita al Complesso Monumentale di S. Francesco con un'istallazione pensata ad hoc, al Convento delle Suore Redentoriste ed alla Chiesa di S. Menna) per i santagatesi ieri è stato un giorno di festa che entrerà nella storia. Oggi è la giornata dei racconti, di cosa si è visto, dove si è riusciti a cogliere lo sguardo del sindaco newyorkese. I santagatesi sono certi che l’affetto e la stima sinceri che volevano dimostrare a De Blasio, sia arrivata a destinazione.

Nella Melenzio


:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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