Quale mobilita' a Benevento? La lettera di un cittadino

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino che pone delle domande in merito alla sostenibilità della mobilità urbana, cosa sia stato fatto anche in termini di sensibilizzazione e cosa il futuro riserverà.

Quale mobilità sostenibile a Benevento? È la domanda che si è posto un cittadino del capoluogo, Giovanni Picone, che invita al cambiamento e allo sviluppo di una mobilità ecosostenibile.

“Siamo nel 2016 – scrive – sotto gli effetti dei cambiamenti climatici eppure nella città di Benevento continua a mancare la cultura per lo sviluppo di una mobilità sostenibile. Nella nostra città – continua – c 'è una scarsa attenzione alle politiche ambientali da parte di alcuni amministratori, basti vedere l'inefficienza dell'Assessorato alla Mobilità sostenibile. In questi ultimi due anni cosa è stato fatto per ridurre gli effetti negativi causati dalla mobilità autoveicolare? Dove sono le iniziative finalizzate a valorizzare l'uso della bicicletta? Oppure forse bisogna credere che le venticinque biciclette a pedalata assistita, assegnate in comodato d'uso ai cittadini e in parte alle associazioni siano sufficienti? E le piste ciclabili? Perché non sono state realizzate delle piste ciclabili urbane con i fondi del PIU Europa? E in che modo sono stati sensibilizzati i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici?". 

"In più – continua la lettera – sussistono delle perplessità anche riguardo la partecipazione alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile iniziativa promossa dalla Commissione Europea. Perché il Comune ha concesso il patrocinio e la compartecipazione all'Università degli Studi Giustino Fortunato di Benevento? Non dovrebbe essere l'amministrazione comunale ad organizzare tali eventi cosi come è avvenuto nelle altre città italiane? Con questa difformità sembrerebbe che si faccia l'interesse di pochi, dimenticando che fattori come la salute e l'ambiente debbano essere posti prima di ogni cosa".

"Il mio – conclude Picone - non vuole essere il giudizio di un ambientalista estremista, ma è doveroso ridurre anche il problema della dispersione urbana, il Comune stesso ne è un esempio, le diverse ubicazioni dei suoi uffici non fanno altro che aumentare la crescita degli spostamenti delle persone. Infine concludo invitando coloro che si propongono per le elezioni amministrative di giugno ad avere una maggiore sensibilità verso le tematiche soprammenzionate”.
 



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