Quando cambiare gestore energia elettrica e perché

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Negli ultimi mesi, nel nostro Paese, uno degli argomenti più discussi è stato quello degli aumenti generalizzati delle tariffe dell’energia elettrica; tali aumenti, determinati da vari fattori, hanno fatto sì che sia cresciuto molto l’interesse dei cittadini verso i mercati dell’energia; in molti casi, infatti, ci sono stati aumenti nelle ultime bollette ricevute che hanno sfiorato il 70%. Di fronte a uno scenario del genere è ovvio che le famiglie cerchino di capire come difendersi da questi aumenti particolarmente eclatanti.

Attualmente, nel nostro Paese esistono due tipologie di mercato per quanto riguarda l’energia elettrica: mercato libero e mercato tutelato (servizio di maggior tutela); il primo è il regime più diffuso, mentre il secondo è quello rivolto a coloro che ancora non hanno scelto un’azienda fornitrice del mercato libero.

Nel mercato libero, ogni società fornitrice fa le sue offerte che possono essere molto diverse da quello delle società concorrenti, mentre nel mercato tutelato le tariffe sono stabilite dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente; nel mercato tutelato le tariffe sono riviste ogni tre mesi e sono uguali in tutto il territorio del nostro Paese (di fatto è questa la tutela garantita da questo tipo di mercato).

Quando cambiare gestore energia elettrica?

Tutti i clienti che si trovano nel servizio di maggior tutela dovranno scegliere un nuovo gestore energia elettrica entro il 10 gennaio 2024; questa è infatti la data in cui verrà abolito il regime di mercato tutelato. Questa data riguarda i cosiddetti clienti domestici; per alcuni tipi di microimprese, la data in cui terminerà il servizio di maggior tutela è il 1° aprile 2023.

Perché cambiare gestore energia elettrica?

A prescindere dall’appartenere al mercato libero o al mercato tutelato, la scelta di cambiare gestore energia elettrica, che oggi è piuttosto facile da mettere in pratica, deve essere fatta qualora si ritenga che il proprio attuale fornitore di energia non sia più adeguato alle proprie esigenze di bilancio familiare.

La liberalizzazione del mercato ha infatti dato la possibilità ai consumatori italiani di scegliere fra moltissime offerte; fra i tanti fornitori di energia elettrica, uno dei più interessanti è sicuramente Wewiki, una realtà che negli ultimi anni si è distinta per essere stata la prima a introdurre il concetto di “gestione smart del consumo di energia”; particolarmente interessante è il sistema che si basa sulla carica mensile e sulla gestione dei consumi tramite app.

La carica mensile è un sistema che serve a evitare le fatture in acconto con i consumi che vengono definiti arbitrariamente; è infatti il cliente che sceglie l’importo delle fatture in acconto optando per una carica mensile adeguata ai suoi tipici consumi; la periodicità della carica può essere anche trimestrale o quadrimestrale.

Cambiare gestore energia elettrica è complicato?

Molti pensano che cambiare gestore energia elettrica sia complicato e costoso; ed è per questi motivi che molti scelgono di lasciare le cose come stanno, anche se le tariffe che vengono loro applicate non sono particolarmente convenienti; in realtà, oggi le procedure per il cambio di gestore sono piuttosto semplici e possono essere effettuate velocemente via telefono o tramite portale web.

Per facilitare ulteriormente la procedura di cambio è consigliabile avere a portata di mano una bolletta della luce dell’attuale fornitore (in cui è evidenziato il codice POD, necessario per la procedura di variazione), il codice fiscale e i dati di un documento di identità dell’intestatario dell’utenza nonché il codice IBAN nel caso si scelga l’addebito in c/c bancario della bolletta.

Per quanto riguarda i costi, si tenga presente che il cambio di gestore energia elettrica è gratuito quando si sceglie un fornitore del mercato libero



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