Questione Periferie. "Emendamento votato all'unanimita? Si, ma con l'inganno". Botta e risposta M5S e Sandra Lonardo

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Sale la polemica per l'emendamento al Milleproroghe che ha di fatto bloccato i fondi al Piano Periferie. Le forti critiche delle opposizioni sono rimandate al mittente dal M5s che accusa: "Emendamento passato all'unanimità". Sandra Lonardo: "Vero, ma presentato con l'inganno".

Sabrina Ricciardi e Danila De Lucia, senatrici beneventane del M5S, attaccano i coniugi Mastella per le critiche all'emendamento del Decreto Milleproroghe che rimanda di 2 anni la spendibilità dei fondi per il Patto Periferie. Un rinvio che di fatto è visto come una cancellazione dei fondi e la violazione dei patti sottoscritti, con comuni che hanno già avviato i lavori in base alle convenzioni stipultate con il Governo Gentiloni.

 "Clemente Mastella - dichiarano Ricciardi e De Lucia - al pari di tanti altri sindaci italiani che sono in quota a forze politiche che ora in Parlamento siedono tra i banchi dell'opposizione, in queste ore non fa altro che lanciare strali contro la misura inserita nel Milleproroghe. Al di là del fatto che essa non blocca fondi ma al contrario -come ha spiegato oggi a più riprese il vicepremier Luigi Di Maio- ne agevola l'utilizzo per il futuro prossimo, al sindaco di Benevento è necessario ricordare che l'emendamento 13.2 è passato in Senato praticamente all'unanimità, col voto favorevole anche della senatrice Lonardo che è la consorte del sindaco Mastella. Ora, 'le chiacchiere stanno a zero': o la smania di dar contro a questa maggioranza fa entrare le minoranze in stato confusionale, oppure tutti, in realtà, in Senato erano consci che in seguito alla sentenza numero 74/2018 della Corte Costituzionale sui fondi alle periferie le cose da aggiustare sarebbero state parecchie". 

"Nessuno - proseguono le parlamentari - vuole penalizzare le periferie, né la Campania, tanto meno Benevento: nel decreto è stata data la possibilità di utilizzare l'avanzo delle amministrazioni. Per tutti i Comuni saranno a disposizione 140 milioni di euro per l’anno 2018, 320 milioni di euro per l’anno 2019, 350 milioni di euro per l’anno 2020 e 220 milioni di euro per l’anno 2021. Buttarla in baruffa in maniera pretestuosa non giova a nessuno".

Alle senatrici pentastellate replica a stretto giro la senatrice di Forza Italia Sandra Lonardo che dichiara: “È vero, l’emendamento 13.2 è passato in Senato all’unanimità. Sì, perché i miei colleghi della Commissione di riferimento sono caduti nella rete ordita da questo subdolo Governo giallo-verde. Mi preme sottolineare che io non faccio parte delle Commissioni che si sono interessate al provvedimento. In Aula, è arrivato il semaforo verde ed abbiamo votato seguendo le indicazioni. È stato un errore. Un errore indotto. Ma, grazie al bicameralismo, chiederemo che sia soppresso alla Camera. C’è tutto il tempo che si vuole, ora sta a Lega e ai 5Stelle deciderne le sorti. Lì vedremo davvero cosa faranno. Di certo, tutta l’opposizione è stata gabbata".

"La formulazione dell’emendamento è stata ingannevole: tutti sono caduti nella trappola, non solo Forza Italia, ma il PD, ed anche LEU. In realtà" - continua la Lonardo - "il vero contenuto dell’emendamento è sfuggito proprio a tutti, non solo in Senato. È sfuggito per esempio anche al potente ufficio legislativo dell’ANCI che è specializzato in questo, nonostante fosse stato depositato il 31 luglio. Siamo stati tutti tratti in inganno. Qualcuno parla di allegato io non l’ho visto. C’era? E le due senatrici Sannite, sono le prime a poter testimoniare il mio impegno in Aula, la mia presenza 100%, i miei voti al 99,77%. Di sicuro, io ero convinta di votare un’estensione dei tempi per i Comuni che dovevano presentare i progetti proprio per i fondi del Bando Periferie. E mi sembrava ovvio votare favorevolmente. In ogni caso, la cosa vera è che l’emendamento, proposto dal Governo, che sapeva molto bene cosa significasse, sarebbe passato comunque: ricordo che hanno la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Ora, la deputazione parlamentare beneventana e tutta la maggioranza si preparasse a votare NO, a settembre alla Camera, così vedremo se hanno a cuore le sorti di Benevento e di tutte le città capoluogo che hanno già firmato l’assegnazione dei fondi”.

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, dal canto suo ribatte: “Premesso che i gruppi parlamentari di Forza Italia e del Partito Democratico siano stati disattenti nelle votazioni al Senato sul piano periferie è, purtroppo, vero. Ma, mentre i leader di FI e del PD hanno dichiarato che alla Camera dei Deputati faranno guerra per riportare la vicenda al rispetto del diritto, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e della Lega si sono pronunciati con parole bizantine e noiosamente inutili. Noi chiederemo a tutti i parlamentari di Benevento di esprimersi a favore del popolo beneventano o contro. Per quanto mi riguarda, appena ci comunicheranno di averci rubato i 20 milioni che toccano alle beneventane ed ai beneventani, farò ricorso e porterò la vicenda alla Corte Costituzionale”.



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