Questione sicurezza migranti, Depistaggio: "Poco rispettoso dei diritti e della dignita' dei rifugiati"

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Centro di accoglienza Madonna della SaluteCentro di accoglienza Madonna della Salute

Il Centro Sociale Autogestito Depistaggio è intervenuto in merito alla richiesta del sindaco Mastella della convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

In relazione alla convocazione urgente, da parte del sindaco Clemente Mastella, del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, “relativamente al problema migranti a seguito di manifestazioni di mancato rispetto da parte di alcuni di essi nei confronti della popolazione della città di Benevento”, è intervenuto il Centro Sociale Autogestito Depistaggio.  La questione era balzata, nella giornata di ieri, agli onori delle cronache dopo la rissa che ha visto protagonisti alcuni migranti lungo Corso Emanuele.

“Riteniamo grave – scrivono gli attivisti del centro sociale – e poco rispettoso dei diritti e della dignità dei rifugiati soggiornanti nel beneventano che il primo cittadino abbia usato tali toni allarmistici ed ancora più preoccupante è che la questione sia stata posta in termini di ‘controllo dei migranti’ con un’autovedetta ed un numero di segnalazione. Noi riteniamo che il primo cittadino debba, invece, porsi il problema del controllo del business dell’accoglienza al fine di evitare che qualcuno possa lucrare sul dramma di quanti, in fuga da guerre, povertà, persecuzioni e condizioni ambientali ostili, cerca rifugio nelle nostre città. Benevento è, storicamente, città-crocevia di culture e tale dovrà rimanere”.

Il riferimento del CSA Depistaggio è anche all’avvenuta attivazione dal 1 ottobre scorso, “di un servizio di assistenza e vigilanza di migranti in strada con l' ausilio di 2 autovetture dedicate e con un numero verde a disposizione , sia dei migranti che dei cittadini 800598014”, così come riferito da Paolo Di Donato del Consorzio Maleventum che gestisce i Centri Damasco.

“Gli abitanti – spiega Di Donato – potranno telefonare per segnalare eventuali difficoltà in cui si potrebbero trovare i nostri ospiti. Il nostro servizio aziendale non ha ruolo di Pubblica Sicurezza, in quanto non deputati ma vuole essere un servizio , ulteriore , ai nostri ospiti . Tende ad assisterli in caso di necessità e ad affiancarli nel percorso di integrazione con la città. Saranno segnalati alla Prefettura e Questura , Nostri unici interlocutori , quei soggetti che assumono un comportamento irriguardoso verso il prossimo. Pertanto la vigilanza, all' interno della struttura, è estesa anche in altri ambienti, con lo scopo di fare educazione civica. Per quanto riguarda gli stranieri che stazionano presso i semafori e i supermercati ci corre l' obbligo di far sapere che non appartengono alle nostre strutture cittadine ma provengono, quotidianamente, da Napoli , sia con mezzi privati che con il treno. Abbiamo segnalato quanto detto alle Forze dell' Ordine, seppur consapevoli che non è previsto il reato di accattonaggio”.

Per il Depistaggio invece, “i beneventani sono e saranno sempre ospitali. Noi vogliamo che la città di Benevento diventi una città-rifugio e che elevi i principi dell’accoglienza e della multiculturalità, della coesione sociale e dello scambio culturale, a principi-guida. Il tanto agognato rinnovamento socio-culturale passa per questo approccio e, pertanto, invitiamo espressamente il sindaco a non strumentalizzare isolate vicende, a leggere il rapporto degli attivisti di OltreConfine-Scuola di italiano e del C.S.A. Depistaggio sul sistema di accoglienza nel beneventano, e a contribuire fattivamente al monitoraggio delle strutture di accoglienza affinché non possa esserci spazio per il profitto sulla pelle di uomini, donne e bambini”.
 



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