Referendum Trivellazioni e Scienza della Terra: dove sono i geologi?

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1976. Referendum contro il Nucleare - Conferenza Stampa dell'Ordine dei Geologi per il rischio geotettonico1976. Referendum contro il Nucleare - Conferenza Stampa dell'Ordine dei Geologi per il rischio geotettonico

Il Referendum No Triv pone diversi interrogativi. Innanzitutto di tipo economico, quindi di rischio ambientale. Come può, il cittadino, farsi un'idea precisa delle varie implicazioni in merito se non sente anche "esperti" autonomi? Chi, se non i geologi, sono gli esperti da interpellare?

La Geologia ovvero la Scienza della Terra è stata fino all’anno 1980 - quando vi era una maggiore attenzione sul tema - l'osservazione dei fenomeni che si verificano sul nostro Pianeta e sulle conseguenze derivanti dalle attività umane volte alla distruzione dell’Ambiente.

Il suolo ed il sottosuolo, la stabilità delle pendici collinari e la loro sistemazione, l’acqua, la sua ricerca, la razionalità dell’utilizzazione, i corsi d’acqua e la loro sistemazione perché ci proteggesse dalle esondazioni,le ricerche dei materiali affioranti sulla crosta terrestre e quelli del sottosuolo entrambi utili alle attività umane.

Ma tutto questo, a seguito di una politica marginale ed inopportuna sancita a partire dal 1980 dai nuovi Consigli Nazionali e Regionali, ha privilegiato gli interventi sull’edilizia che rappresenta una delle attività della geologia, ma non certamente la più importante ai fini della tutela dell’ambiente e della vita umana.

Il professore Michele Benvenuto, con una vita dedicata alla professione e già senatore dell’Ordine Professionale dei Geologi, si esprime sul punto. "Fino agli anni ’80 il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Geologi era punto di riferimento per tutto ciò che riguardava la geopolitica del territorio" - afferma - "dopo quella data, la mancanza di attenzione a tali problemi ha determinato il nascere di centinaia di associazioni, così dette “ambientalistiche”, ma che che parlano spesso senza le dovute conoscenze di quelle problematiche che appartengono ai soli geologi, intervenendo quasi sempre in maniera assai sconsiderata. Ma forse deve andare così perché la voce dei geologi sulle problematiche della loro professione è completamente assente".

"Nel lontano 1976 il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Geologi di cui ero Segretario Nazionale" - continua il geologo - "dette vita ad una serrata campagna avversa al programma nucleare promosso dall’ENEL dimostrando come la situazione geo-tettonica dell’Italia fosse tale da non poter consentire questo tipo di approccio. La conferenza Stampa presentata a livello nazionale, fu decisiva per dare lo stop al programma dell’ENEL.
Ora si parla e si vota per le trivellazione in mare ed in costa: ho atteso inutilmente fino ad oggi che I Geologi istituzionali esprimessero su questa problematica un giudizio che, si badi bene, solo a loro spetta, perché solo I geologi “seri” e “puri” possono dare delle risposte certe senza essere politicamente condizionati"



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