Saldi. Confcommercio: "Dati positivi in provincia, meno in citta' "

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Positivo, dopo anni, secondo Confcommercio il primo report provinciale sull’andamento dei saldi estivi, partiti il 2 luglio scorso.

“A priori registriamo con favore il nuovo accordo nazionale raggiunto ieri, 7 luglio, con La Conferenza delle Regioni che regolamenta, a partire dal 2017, date uniche per inizio saldi: gli invernali inizieranno il primo giorno feriale antecedente l’Epifania, mentre i saldi estivi prenderanno avvio il primo sabato del mese di luglio. Il provvedimento blocca definitivamente il progetto di liberalizzazione totale richiesto dalla distribuzione organizzata. Segnali di ripresa giungono dai maggiori centri della provincia: San Giorgio del Sannio, Telese, Montesarchio, tutti con trend positivo”.

A renderlo noto è Nicola Romano, presidente provinciale di Confcommercio Benevento che fa sapere come ci siano in provincia segnali positivi dopo l’apertura della stagione dei saldi. Ma se in provincia va meglio, il dato cala in città.

“Contradditorio quello cittadino – sottolinea Romano – bene nei centri commerciali, molto positivo per alcune aree cittadine, forti incrementi rispetto agli anni scorsi per attività a ridosso del centro storico, mentre dati contrastanti per chi opera su Corso Garibaldi e traverse limitrofe. Le attività operanti su quella che era la strada dello shopping per antonomasia pagano oggi le scelte scellerate compiute negli anni dagli Amministratori Comunali. Le saracinesche abbassate rasentano il 50%, non vi è più nessun interesse diretto di noi cittadini che può indurci a praticare Corso Garibaldi. Tutti gli uffici e aziende di servizio sono state delocalizzati: basti pensare che nell’intero perimetro che va da Via Gaetano Rummo, Viale San Lorenzo fino a Piazza Castello non vi è nemmeno un ufficio postale, nessun ufficio di servizio tipo ASL o finanziario etc etc. Noi Ascom Confcommercio Benevento per anni abbiamo denunciato l’immobilismo con il risultato di essere stati esautorati dalla vecchia amministrazione da ogni proposta o progetto inerente il centro storico”.

E concludono. “All’attuale Amministrazione in campagna elettorale abbiamo consegnato quelle che per noi rappresentano le esigenze prioritarie del centro storico che non possono essere sicuramente risolte con bancarellate o con 2 o 3 autobus di turisti.
Siamo certi che da un confronto leale e propositivo, tra gli organi Amministrativi e la totalità delle rappresentanze del comparto si possa arrivare alle giuste soluzioni”.



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