Sassinoro, interrogazione dei grillini. L'11 febbraio il ministro Costa nel Sannio

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Sergio Costa, ministro AmbienteSergio Costa, ministro Ambiente

L'annuncio da parte del deputato grillino Pasquale Maglione. 

Eolico selvaggio a Morcone, impianto di compostaggio a Sassinoro, incontro sul Parco del Matese e visita al Parco Geopaleontologico a Pietraroja. Queste le tappe della vista nel Sannio di Sergio Costa, ministro dell’Ambiente del Governo Conte, in programma il prossimo 11 febbraio.

Una visita annunciata da Pasquale Maglione, deputato sannita del Movimento 5 Stelle: “L’attenzione su Sassinoro è sempre alta anche alla luce della recente decisione del TAR di riaprire i termini del procedimento. La Regione continua ad essere poco lineare sulla vicenda dando motivazioni contrastanti. Il ministro Sergio Costa, messo a conoscenza della vicenda, ha deciso di voler fare un approfondimento direttamente in loco attraverso il confronto con le comunità locali interessate”.

Maglione aggiunge: “La zona del Tammaro è sotto l’attacco della Regione Campania. Una regione che non riesce a programmare il suo territorio. Una Regione la cui insipienza amministrativa sta lasciando che i territori delle aree interne vengano vessati. La nostra attenzione è sempre massima e, coerentemente alle prerogative che compete al livello governativo, saranno messe in campo tutte le azioni necessarie”.

Sul tema, nei giorni scorsi(la data della firma è del 18 gennaio), lo stesso on. Maglione insieme ai colleghi Antonio Federico, Virginia Villani e Generoso Maraia, avevano presentato una interrogazione scritta al ministro Costa sulla vicenda Sassinoro. “Il ministro – ha concluso l’onorevole pentastellato – messo a conoscenza della vicenda, ha deciso di voler fare un approfondimento direttamente in loco attraverso il confronto con le comunità locali interessate”.

Questa l’interrogazione presentata:

“Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
la regione Campania ha autorizzato ex articolo 208 del decreto legislativo n. 152 del 2006 un impianto di compostaggio in località Pianelle del Comune di Sassinoro (Benevento) a circa 255 metri dal sito di interesse comunitario IT 8002001 «Alta Valle del Fiume Tammaro», compreso nel comprensorio del neo istituito parco nazionale del Matese in corso di perimetrazione provvisoria;
il comune di Sassinoro ha contestato detta autorizzazione in quanto adottata in assenza della preventiva valutazione di incidenza e, comunque, in assenza di provvedimento espresso previa motivazione ed istruttoria, in ordine alla esclusione dalla valutazione di incidenza di cui all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997;
nello studio preliminare ambientale depositato nel procedimento di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale non è mai citata ne evidenziata, a quanto consta all'interrogante, l'esistenza del prima citato sito di interesse comunitario confinante, posto a soli 255 metri;
lo studio preliminare ambientale depositato dalla proponente nel procedimento di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale a pagina 103/104 attesta che il progetto non è stato preceduto dallo studio di incidenza, in quanto il progetto non è localizzato in siti di interesse comunitario;
in data 18 dicembre 2018, si è riunita la commissione regionale Via Vas VI, che, nonostante l'assenza del prescritto studio di incidenza, avrebbe confermato che il progetto sarebbe stato esaminato in relazione alla localizzazione rispetto ai siti Natura 2000;
è pacifico che debbano essere sottoposti a valutazione di incidenza non solo i progetti localizzati nel sito di interesse comunitario ma anche quelli localizzati all'esterno del sito ma che possano avere incidenza significativa sullo stesso;
al fine di escludere detta incidenza vi è bisogno di certezza scientifica, da acquisire a mezzo del procedimento di screening, in cui va depositato lo studio di incidenza (cfr., tra le ultime la pronuncia del TAR Abruzzo-Pescara, n. 138 del 2018 e la pacifica giurisprudenza in essa richiamata);
non risulta all'interrogante che sia stato giammai avviato un procedimento di screening per escludere il progetto dalla necessità di valutazione di incidenza, essendo stato invece richiesto e concesso esclusivamente il decreto di non assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale che nulla dispone in ordine alla esclusione dal diverso e autonomo procedimento di valutazione di incidenza;
la regione Campania, con nota protocollo n. 271563 del 27 aprile 2018, indirizzata al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha tuttavia rappresentato che nell'ambito dell'istruttoria sarebbe stato acquisito che il progetto non ha alcuna connessione funzionale con i siti di interesse comunitario e non avrebbe incidenze significative sulla rete Natura 2000;
non si comprende, tuttavia, come possa essere stato compiuto detto accertamento di non incidenza significativa in assenza del prescritto studio di incidenza;
la commissione Via-Vi della regione Campania in data 18 dicembre 2018 si sarebbe rideterminata nell'escludere la non assoggettabilità del progetto a valutazione di incidenza, ancora una volta senza spiegare come sia stato possibile detto accertamento in assenza dello studio di incidenza –:
quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato, per quanto di competenza in relazione all'esclusione del progetto dalla prescritta valutazione di incidenza in assenza dello studio di incidenza di cui all'allegato G dell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997;
quali urgentissime iniziative intenda adottare il Ministro interrogato per garantire il rispetto del principio di precauzione ed evitare il rischio di compromissione del parco nazionale del Matese, nonché assicurare il rispetto degli obblighi scaturenti dalla «direttiva habitat» che impongono la certezza scientifica in ordine alla non significativa incidenza del progetto sul sito di interesse comunitario IT 8002001 «Alta Valle del Fiume Tammaro»”. 



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