Scompare Lee Iacocca, mitico presidente Chrysler di origini sannite. Il saluto del presidente Di Maria

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Lee Iacocca riceve il Gladiatore Sannita (2002)Lee Iacocca riceve il Gladiatore Sannita (2002)

Addio a Lee Iacocca, icona dell'industria dell'auto. Aveva 94 anni. Entrato nell'industria dell'auto, in Ford aveva lanciato la leggendaria Mustang e poi ha salvato Chrysler dalla bancarotta.  Figlio di immigrati di San Marco dei Cavoti, era nato a Allentown, in Pennsylvania.

Il Presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria ha espresso il cordoglio personale, del Consiglio Provinciale e del Sannio tutto per la scomparsa di Antonio Lidio “Lee” Iacocca, originario di San Marco dei Cavoti, protagonista straordinario della storia industriale degli Stati Uniti d'America e, quindi, del mondo.

"L'ingegnere Lee Iacocca ha scritto pagine e pagine di successi indimenticabili nella pur triste, spesso dolorosa e tragica vicenda della emigrazione di decine di milioni di italiani", ha dichiarato il Presidente della Provincia di Benevento.

"Dai piccoli paesini del Sannio e dallo stesso capoluogo Benevento, subito dopo l'Unità d'Italia e, purtroppo, ancora oggi, sono partite decine e decine di migliaia di concittadini, così come, del resto, si è registrato in gran parte del Paese. Lee Iacocca è stato probabilmente il Sannita più noto al mondo; ma, in oltre un secolo e mezzo, moltissimi altri nostri concittadini si sono segnalati in tutti gli angoli del pianeta per aver raggiunto traguardi eccellenti nel campo dell’imprenditoria, dell’economia, della politica, della letteratura, della filosofia, della scienza, del giornalismo, dell’arte".

Di Maria ha, quindi, aggiunto: "Saggiamente nel 2002 la Provincia di Benevento gli conferì il “Premio Gladiatore sannita" e l'Università degli studi del Sannio la Laurea “honoris causa" perché egli divenne un top manager nel campo dell'automobile dopo un prestigioso “cursus honorum”. La motivazione del “Premio Gladiatore sannita” recitava: «autentico “self made man”, protagonista assoluto della storia dell’automobile, ha dato prova, nel corso della sua prestigiosa carriera di top manager delle più importanti industrie degli Stati Uniti, di eccezionali capacità inventive e dirigenziali, portando al successo prodotti che sono entrati nella leggenda della storia industriale planetaria, e facendosi, così, interprete delle migliori qualità delle genti del Sannio». E proprio questo straordinario contributo che i Sanniti hanno dato alla crescita sociale, economica e civile di tanti Paesi che io voglio qui sottolineare. Quei riconoscimenti della Provincia e dell’Università del Sannio”, ha concluso il Presidente della Provincia di Benevento, "vollero essere, io credo, oltre che un omaggio a Lee Iacocca anche quei Sanniti che non trovarono quella stessa fortuna all'estero o che addirittura in “America” non riuscirono nemmeno ad arrivarci. Lee Iacocca resterà nel cuore del popolo Sannita anche per quanto volle fare a favore della sua terra di origine, in particolare per i giovani". 

"Lee ci ha dato una visione che è quella che ci guida ancora oggi, caratterizzata da duro lavoro, dedizione e grinta" - commenta in una nota la scomparsa della leggenda dell'industria dell'auto Fca. "Siamo impegnati ad assicurare che Chrysler, oggi Fca, sia una tale società, un esempio di impegno e rispetto, nota tanto per la sua eccellenza quanto per il suo contributo alla società - prosegua la nota - la sua eredità è la forza e l'indistruttibile fede nel futuro che vive negli uomini e nelle donne che si sforzano ogni giorno di essere all'altezza degli alti standard che lui aveva fissato". 

Nel 1993 dopo quarantasei anni nell' industria dell' auto, il leggendario top manager aveva ceduto la poltrona di presidente della Chrysler a Robert Eaton. Aveva commentato così il ricambio di generazioni: "Nessuno può essere un cow-boy per tutta la vita, neanche io". Scrisse una autobiografia di successo che vendette oltre 7 milioni di copie in tutto il mondo e di lui si parlò anche come possibile Candidato alla Casa Bianca. Sergio Marchionne, salvatore di Fiat e Crysler è stato considerato un suo ideale successore.



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