'Senza palle' imperversa: la Basile prende a pretesto le parole di Capezzone e lo sfida

15:58:20 2813 stampa questo articolo

Daniela Basile, esponente del Comitato precari sanniti della scuola in lotta e candidata alle ultime elezioni regionali per la Federazione della Sinistra, prende spunto dal 'vivace' scambio di accuse e di 'attributi' tra gli esponenti del PDL beneventano, per inviare al vicecoordinatore provinciale Roberto Capezzone la seguente lettera aperta in cui denuncia la difficile situazione degli insegnanti precari rimasti senza lavoro e critica un'asserita insensibilità del PDL sannita e dei suoi dirigenti alla questione: 

"Egregio Capezzone, credo conosca benissimo la storia dei precari della scuola, dei licenziamenti
epocali e dell'indifferenza del Governo. In questi giorni impegnato a minacciare espulsioni a dettare diktat ai dissidenti a definire 'senza palle' (con quste parole stamane Capezzone ha apostrofato i suoi competitori interni nel Popolo della libertà, d'opposta fazione, Luca Ricciardi e Dante Molinaro, NDR)
chi in questo momento osa obiettare democraticamente contro il Suo beneamato Premier.

Scontri di potere lesivi, offensivi, segno di indifferenza e evidente dimostrazione che l'interesse partitico (non così nel testo originale, NDR) antepone quello sociale. Parole dure in contraddizione eclatante coi dettami e i reclami dei mesi scorsi riguardanti il partito della pace e dell'amore.

Signor Capezzone Le faccio presente che mentre Lei si dimena contro questo o quel suo antagonista a Benevento è in atto una grave crisi occupazionale ed economica causata dalla mala politica Governativa per niente attenta ai bisogni reali del cittadino, da una Lega padrona che spadroneggia, da una politica clientelare e non di sviluppo messa in piedi al Sud per continuare a manipolare i voti.

Le faccio presente che da anni la Lega definisce i docenti dei "disadattati, incompetenti terroni" che devono rimanere al Sud, da anni ci offendono, ci calpestano la dignità, ci deridono e dopo averci sbattuto fuori senza un motivo ci invitano a trovare un lavoro ad andare a zappare la terra. E Lei e le Sue palle dove eravate?

Nemmeno una parola solidale, nessun impegno da parte dei parlamentari Nunzia De Girolamo e Nicola  Formichella a voler contrastare una politica diffamatoria, denigratoria e insensibile nei confronti di chi veniva licenziato.

Signor Capezzone Le faccio presente che il Governo, ivi compresi gli Onorevoli Sanniti, ha appena approvato il Salva Precari Bis. Nessuna tutela economica, nessun diritto solo una graduatoria di merito. Mi dica come camperanno i 1000 precari licenziati del suo territorio, che da anni lavoravano con contratti
annuali? Con le supplenzine di 60 giorni complessivi su 360 giorni?

Potranno mandare avanti una famiglia con una retribuzione annuale di pochi spiccioli che non arriveranno a 1000 Euro? Lo sa che la legge impone l'assunzione dopo tre anni di lavoro a tempo determinato di seguito? Lo sa che per i precari, che hanno contratti decennali di seguito non triennali non solo non c'è stata assunzione ma addirittura c'è stato un licenziamento.

Lei è un legale allora spieghi al cittadino se è lecito fare prima un accordo e poi venire meno. 16 anni fa, 20 anni fa vincemmo un concorso, ci dissero che saremo stati assunti di sicuro ma che bisognava fare qualche anno di lavoro precario e invece? La legge del taglione ci ha ucciso come individui e espulso da qualsiasi forma di lavoro avendo superato tutti i 40 anni da un pezzo.

Si fa presto a parlare di palle omettendo di pesare le proprie. La sfido a un incontro pubblico sul tema
del lavoro. Sono sicura che come sempre non seguirà nulla. Nessun pidiellino ha mai accolto questa sfida: avrà dimenticato le biglie a casa!".



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