Serrata dei commercianti a Telese, ieri sera flash mob e la politica si interroga. LE FOTO

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Stamani la serrata degli esercenti e dei proprietari dei locali nel centro termale contro l’ordinanza commissariale, nella serata di ieri, centinaia di giovani hanno protestato brindando dinanzi la sede del Comune lungo Viale Minieri.

Continuano le proteste a Telese Terme contro l’ordinanza n.18 emanata dal commissario prefettizio Mario Muccio che vieta dopo le 22.00 la vendita degli alcolici ed impone la chiusura dei locali entro le 24.00. Nella serata di ieri organizzato grazie al tam-tam mediatico anche un flash mob che ha riunito dinanzi la Casa Comunale diverse centinaia di giovani non solo del centro termale ma anche del comprensorio che allo scoccare della mezzanotte hanno brindato e cantato anche diversi slogan. Il più gettonato? “Commissario dacci retta facci bere la birretta”. Poi in corteo hanno tutti raggiunti il punto nevralgico della movida telesina, “Piazza Minieri” ed ancora una volta brindato.



“Un flash mob assolutamente spontaneo nato con un tam tam sui social – spiegano gli organizzatori – con il quale noi giovani del comprensorio telesino abbiamo voluto far sentire la nostra voce contro un'ordinanza assolutamente restrittiva e al contempo dannosa per i tanti gestori di esercizi pubblici della cittadina termale. L'ordine pubblico è materia di assoluto interesse ma è bene coinvolgere i cittadini in decisioni così importanti. Ci auguriamo che si possa giungere presto a una revisione delle disposizioni contenute nell'ordinanza. Si è trattato di un corteo colorato, Pacifico e rispettoso delle regole basilari del vivere di comunità”.

Atteso intanto per martedì l’incontro “tra le parti” ovvero: tra commissario, gruppi politici ed esercenti nel tentativo di trovare un’intesa. Esercenti che per oggi hanno imbastito una serrata comune proprio nel giorno in cui si corre la stracittadina.

Diverse anche le prese di posizione da parte dei diversi gruppi politici cittadini da “Telese Bene Comune” con Gianluca Aceto a Telese Adesso a “Vince Telese” con Pasquale Carofano e Telese Riparte con Angela Abbamondi.



Proprio l’Abbamondi nelle scorse ore ha reso noto che prende atto “dell’ampia disponibilità del commissario prefettizio a discutere i contenuti dell'ordinanza che disciplina gli orari di apertura dei pubblici esercizi e la somministrazione di alcolici. Che il problema era già noto all'amministrazione Carofano che, come al solito, non ha fatto praticamente nulla. La posizione del gruppo Telese Riparte è quella di modificare con urgenza l ' ordinanza, rendendo più adeguati alle caratteristiche di Telese Terme gli orari di somministrazione e di apertura, sopratutto per tutelare gli interessi degli esercenti e del settore. Contestualmente, per contemperare anche le legittime aspettative dei cittadini residenti che interessano anche il decoro del paese, proponiamo che le attività di controllo del territorio siano intensificate, sopratutto nei giorni e nelle ore notturne. Sarebbe un giusto equilibrio teso a salvaguardare i diversi interessi in campo. La demagogia non ci interessa, così come la strumentalizzazione di una vicenda che richiede l'intervento ponderato delle Istituzioni. Riteniamo, avendo sentito il Commissario, che ci siamo tutte le condizioni per modificare, migliorandola, l'ordinanza”.



Sulla questione è intervenuto anche il Partito Democratico con Gianni Moriello che ha chiesto la revoca dell’ordinanza e contestualmente il rafforzamento delle unità delle forze dell'ordine tenute al controllo.

“Il Partito Democratico di Telese Terme, a seguito dell'intrepida ordinanza commissariale n. 18 del 31/05/2016 è fortemente preoccupato per l'andamento delle attività commerciali nei prossimi mesi estivi. L'ordinanza, a nostro avviso, mette in commistione problematiche del tutto differenti, senza peraltro incentivare l'azione di prevenzione e di controllo, alla base di tutto il ragionamento di settore. Telese Terme, a differenza di altre realtà territoriali è una Città turistica, ove nei fine settimana e nei mesi estivi, soprattutto, accoglie, fortunatamente, numerosi visitatori e turisti. Una fonte di reddito primaria, che molti cittadini sottovalutano. Le nuove norme, tra l'altro, potrebbero innescare procedimenti per lite temeraria laddove si colgono i disagi affrontati per effetto di tale iniziativa, con tutti i relativi danni agli operatori del settore. Al contempo, siamo consapevoli che il vivere civile impone il rispetto delle regole e, pertanto, siamo solidali con tutti coloro che hanno manifestato il diritto, come residenti, a vivere in tranquillità, senza il timore di veder deturpato o vandalizzato un proprio bene privato. Riteniamo che tali significative considerazioni dovevano essere affrontate, preventivamente, con tutti gli operatori e i cittadini interessati, attraverso un livello di audit amministrativo, prima di indicare la scelta. Scelta rivelatasi, nei fatti, inconcludente e fortemente penalizzante senza risolvere in alcun modo la questione di ordine pubblico. Il livello della nostra proposta coincide con il buon senso già manifestato da alcuni autorevoli rappresentati politici della lista Vince Telese e, nel prendere atto dell'incontro che si terrà il 7 giugno con il Commissario Muccio, riteniamo utile e sostanziale revocare, in primis, l'Ordinanza n. 18, ripristinando le regole esistenti in precedenza ed auspicando un maggiore numero di unità delle forze dell'ordine, con relativi oneri economici, per l'attuazione dei controlli anche in notte tarda. Per quanto attiene gli orari di chiusura e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche invochiamo, oltre il semplice buon senso, la normativa attiva e vigente in tutte le città italiane a vocazione turistica”.



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