IA e paura del futuro, Metzl “Usare superpoteri per costruire un mondo migliore”

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nel cuore dell’Upper East Side di Manhattan, al Vaporetto di Antonucci Café – da anni punto di riferimento della comunità italiana a New York – si è tenuto un incontro sul futuro dell’umanità. L’occasione era la presentazione dell’edizione italiana del nuovo libro di Jamie Metzl, ex diplomatico che si è trasformato in uno dei più autorevoli futurologi americani, pensatore globale e autore tra i più seguiti negli Stati Uniti quando si parla di genetica, biotecnologie e intelligenza artificiale. Invitati da Francesco e Virgilia Antonucci, gli ospiti hanno partecipato a una cena intima per celebrare l’uscita di “La riprogrammazione della vita” (Luiss University Press, 2025), traduzione del suo bestseller “Superconvergence: How the Genetics, Biotech, and AI Revolutions Will Transform Our Lives, Work, and World”. Durante la serata Metzl ha firmato copie del volume e discusso con il pubblico composto interamente da giornalisti italiani sulle implicazioni – straordinarie e inquietanti – della rivoluzione in corso.

In questa intervista video per Italpress, realizzata proprio all’interno del Vaporetto, Metzl affronta la domanda che più inquieta il nostro tempo: dobbiamo essere ottimisti o spaventati dal futuro? Secondo lui entrambe le cose, perché l’umanità oggi possiede “superpoteri” in grado sia di migliorare il mondo sia di distruggerlo. Per questo, ci spiega, è indispensabile investire nelle fondamenta di un futuro migliore, assumendoci tutti la responsabilità del nostro ruolo.

Metzl parla anche di Italia: dalle sue presentazioni a Roma e Milano, all’importanza delle tradizioni culturali italiane come bussola identitaria in un’epoca dominata dall’innovazione. E quando gli chiediamo quale consiglio darebbe alla premier Giorgia Meloni, non esita a rispondere: maggiore apertura verso il futuro dell’agricoltura – compresa la carne coltivata – e valorizzazione ancora più forte della creatività e dello stile italiano, oggi “più necessari che mai” in quella che definisce una nuova era non dell’IA, ma degli “umani più IA”.

xo9/fsc/gtr

(Video di Stefano Vaccara)


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