Tempo pieno a scuola, Masiello: "Occasione d'oro per educazione alimentare"

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Gennarino Masiello, presidente Coldiretti CampaniaGennarino Masiello, presidente Coldiretti Campania

Nell’ottavo anniversario della Dieta Mediterranea poche le mense scolastiche.

“È paradossale che la regione dove è stata codificata la Dieta Mediterranea, di cui festeggiamo in questi giorni l’ottavo compleanno del riconoscimento Unesco, abbia tra i tassi più bassi di tempo pieno a scuola. Ciò significa che il sistema didattico ha rinunciato all’educazione alimentare che ha le sue aule naturali nelle mense scolastiche”. È il commento di Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vice presidente nazionale, al primo via libera alla Camera ad un emendamento alla legge di Bilancio in Commissione Cultura che prevede l’introduzione del tempo pieno nella scuola primaria.

La Campania ha uno dei dati peggiori d’Italia sul tempo pieno, con solo il 18,1% degli scolari che si ferma a scuola per 40 ore settimanali e che quindi consuma il pranzo in mensa. In Lombardia frequentano le 40 ore il 45,2% degli studenti, nel Lazio il 31,2%, in Molise il 56,7%, in Puglia il 39,3%. Nella nostra regione il 24,1% dei bambini resta a scuola fino a 30 ore settimanali, il 55,3% frequenta 27 ore e il 2,5% si ferma a 24.

“ Di recente – prosegue Masiello – la Regione Campania ha approvato una proposta di legge che ha l’obiettivo di orientare alla qualità i consumi di prodotti nelle mense e di farne occasione per l’educazione alimentare. Dovremmo essere la prima regione a farne materia di studio e prassi concreta nelle mense scolastiche. La ristorazione collettiva con le mense scolastiche incide sulla qualità della vita attraverso l’alimentazione e, di conseguenza, sulla salute di studenti in piena età evolutiva. Deve essere un impegno importante in una regione che ha il tasso di obesità infantile al 17,9%. Da una indagine di Coldiretti/Ixé sappiamo che il 20% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura. Per assicurare una migliore alimentazione, ma anche per educare le nuove generazioni, il 36% delle famiglie ritiene importante privilegiare nelle mense scolastiche i cibi a km zero che valorizzano le realtà produttive locali e garantiscono genuinità e freschezza. La Coldiretti è impegnata nel progetto Educazione alla Campagna Amica, che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che partecipano a lezioni in programma nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe”.



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