Ucraina: nella cittadella di Mariapolis gli sfollati aiutati da una ONG italiana

18:25:6 2095 stampa questo articolo
Guerra in UcrainaGuerra in Ucraina

Una cittadella gestita dall'ong italiana Vis, nata nel 1986 e attiva in 40 paesi del mondo per dare rifugio agli sfollati di Leopoli.

Circa novecento persone hanno trovato una nuova casa nella cittadella modulare di Mariapolis, a Leopoli, nell'Ucraina occidentale. Scappati dalla guerra in corso nel loro paese, gli sfollati cercano qui di ricostruire la loro vita stravolta dal conflitto.

La cittadella è gestita dall'ong italiana Vis, nata nel 1986 e attiva in 40 paesi del mondo. In collaborazione con il governo polacco e l'amministrazione locale, la ong fornisce agli sfollati un alloggio sicuro e confortevole, oltre a cibo, vestiti, assistenza medica e psicologica.

Un microcosmo di speranza - All'interno della cittadella, si respira un'atmosfera di solidarietà e speranza. Le persone si aiutano a vicenda, cucinano insieme, organizzano attività per i bambini e cercano di mantenere vive le loro tradizioni.

"Qui ci sentiamo al sicuro e protetti", racconta una donna anziana originaria di Mariupol. "Abbiamo perso tutto, ma qui abbiamo trovato una nuova famiglia".

Un futuro incerto - Nonostante la difficile situazione, gli sfollati non perdono la speranza di poter tornare un giorno alle loro case. Nel frattempo, si impegnano a ricostruire la loro vita nella cittadella, imparando la lingua ucraina e cercando nuove opportunità di lavoro.

L'impegno di Vis - "Il nostro obiettivo è quello di aiutare gli sfollati a superare questo momento difficile e a riprendere in mano la loro vita", spiega un rappresentante di Vis. "Ci impegniamo a fornire loro il sostegno di cui hanno bisogno per affrontare il futuro con speranza".

La cittadella di Mariapolis è un esempio di come la solidarietà e l'impegno di una ong italiana possano fare la differenza nella vita di chi ha perso tutto a causa della guerra.

Aiuti umanitari a Gaza: in attesa di partire da Cipro la nave della Open Arms

Sul fronte mediorientale, intanto, proseguono le operazioni di altre ONG europee per portare aiuti umanitari ai civili. L'imbarcazione dell'ong Open Arms con a bordo 200 tonnellate di cibo, è ancora ferma nel porto di Larnaca a Cipro. Una volta salpata, la nave impiegherà tra i due e i tre giorni per raggiungere la Striscia di Gaza.



Articolo di Cronaca Nazionale / Commenti