Elezione nuovo Papa, via al Conclave: chi è José Tolentino Calaça de Mendonça

7:11:54 125 stampa questo articolo
Elezione nuovo Papa, via al Conclave: chi è José Tolentino Calaça de MendonçaElezione nuovo Papa, via al Conclave: chi è José Tolentino Calaça de Mendonça

(Adnkronos) - Inizia il Conclave 2025 e per i cardinali elettori in cerca di un successore che continui sulla scia di Francesco, ma che sia ancor più moderno, la scelta ideale come nuovo Papa potrebbe essere quella di José Tolentino Calaça de Mendonça. Il cardinale, 59 anni è una delle figure più interessanti e progressive della Chiesa cattolica, con una marcata affinità con Papa Francesco. Poeta, biblista e accademico di rilievo, rappresenta un volto dinamico e innovativo ed è considerato tra i papabili per la successione pontificia.  

Nato a Funchal, sull’isola di Madeira, il 15 dicembre 1965, Tolentino è uno dei membri più giovani del Collegio cardinalizio. La sua infanzia, trascorsa in Angola, è stata segnata dalla figura del padre pescatore e dal trauma di aver assistito a un omicidio, un’esperienza che lo segnò profondamente e che avrebbe successivamente ispirato alcuni dei suoi componimenti poetici. Quegli anni, vissuti durante la guerra d’indipendenza angolana, segnarono il suo percorso. La famiglia Mendonça tornò a Madeira solo nel 1975, quando José aveva dieci anni. 

Dopo il ritorno a Madeira, entrò nel seminario minore e nel 1989 conseguì la laurea in teologia presso l’Università Cattolica Portoghese di Lisbona. Fu ordinato sacerdote l’anno successivo per la diocesi di Funchal, ma il suo ministero parrocchiale durò solo tre anni, preferendo dedicarsi agli studi accademici presso il Patriarcato di Lisbona. La sua carriera accademica e pastorale è stata variegata e prestigiosa: ha insegnato nei seminari, è stato parroco e ha ricoperto il ruolo di rettore del Pontificio Collegio Portoghese a Roma. Nel 1992 ha ottenuto un master in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico. 

L’Università Cattolica Portoghese ha rappresentato per lui una tappa fondamentale: dopo aver conseguito il dottorato in teologia biblica nel 2004, ha ricoperto vari incarichi accademici, arrivando a diventare vice-rettore nel 2012 e preside della Facoltà di Teologia nel 2018. La sua carriera internazionale lo ha portato anche in Brasile (Pernambuco, Rio de Janeiro e Belo Horizonte) e negli Stati Uniti, dove ha trascorso un anno come Straus Fellow alla New York University (2011-2012), partecipando a un progetto di ricerca su “Religione e Ragione Pubblica”. 

Parallelamente alla sua carriera accademica, Tolentino ha ricoperto ruoli significativi nella Chiesa: dal 2004 al 2014 è stato il primo direttore del Segretariato Nazionale per la Cultura della Conferenza Episcopale Portoghese, fungendo da ponte tra la Chiesa e la cultura. Nonostante fosse formalmente sotto la supervisione di un vescovo, fu lui a guidare realmente l'ente, grazie anche al supporto dei presuli. 

Nel 2018, Papa Francesco lo scelse per predicare gli esercizi spirituali alla Curia Romana ad Ariccia, e pochi mesi dopo lo nominò archivista e bibliotecario della Santa Romana Chiesa, elevandolo ad arcivescovo. Il 2019 fu l’anno della sua creazione a cardinale e dell'inclusione in vari dicasteri vaticani. Nel settembre 2022, fu nominato prefetto del nuovo Dicastero per la Cultura e l'Educazione, segnando il suo trasferimento definitivo da Lisbona a Roma. 

La sua visione progressista lo ha reso un punto di riferimento per i cattolici più liberali, senza mai perdere di vista il rispetto per la tradizione. Il cardinale portoghese è anche un eccellente poliglotta, parlando fluentemente portoghese, italiano, inglese e conoscendo ebraico, greco e altre lingue classiche, competenze che arricchiscono il suo lavoro biblico e accademico. Inoltre, è un appassionato lettore e un raffinato poeta, le cui opere, pur apprezzate in ambito laico, trattano frequentemente temi religiosi, pur non potendo essere definite come poesia “devozionale".  

Il suo ruolo di rilievo nel Dicastero per la Cultura e l’Educazione e i suoi legami con influenti realtà come la Comunità di Sant’Egidio, l’Onu e membri chiave della Curia romana, rafforzano la sua posizione come figura centrale nel cattolicesimo contemporaneo. Nel 2024, è stato il curatore del padiglione del Vaticano alla Biennale di Venezia, ospitato nel carcere femminile della Giudecca, un progetto che ha coinvolto le detenute come guide per i visitatori. 

Dal punto di vista amministrativo, Tolentino ha ricoperto numerosi incarichi di responsabilità. Tra i progressisti, è visto come un possibile candidato di compromesso per il prossimo conclave, in particolare nel caso in cui altre figure simili, come il cardinale Matteo Zuppi, non dovessero prevalere. Nonostante la sua giovane età relativa, il suo status di papabile non può essere sottovalutato. Per i cardinali elettori in cerca di un successore che continui sulla scia di Francesco, ma che sia ancor più moderno, Tolentino potrebbe rappresentare la scelta ideale. 

(di Paolo Martini) 



Articolo di Chiesa / Commenti