Israele, via libera del governo al piano di pace per Gaza: in vigore il cessate il fuoco

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(Adnkronos) - Via libera del governo israeliano alla prima fase del piano di pace per Gaza. Dopo la firma in Egitto tra Israele e Hamas l'ok del governo che determina ufficialmente l'entrata in vigore del cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre 2023 in cambio del rilascio di detenuti palestinesi, è arrivato nella notte. 

"Il governo ha ora approvato le linee guida per il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e morti", ha annunciato l'ufficio del Primo Ministro nelle prime ore di venerdì mattina. Tutti i ministri del Partito Sionista Religioso e di Otzma Yehudit - riferisce il Jerusalem Post - hanno votato contro. 

Sia Smotrich che Ben-Gvir hanno espresso la loro contrarietà principalmente a causa dello scambio di prigionieri palestinesi previsto per il ritorno degli ostaggi israeliani. Ben-Gvir durante il gabinetto di sicurezza che ha preceduto il Consiglio dei ministri cui hanno preso parte anche l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, e il genero di Donald Trump, Jared Kushner, ha chiesto di mettere il veto sul rilascio di specifici prigionieri inclusi terroristi condannati.  

Secondo l'accordo raggiunto tra Israele e Hamas in totale è previsto il rilascio di 250 prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane e di circa 1.700 cittadini di Gaza in prigione dal 7 ottobre.  

Nessuna cerimonia macabra per il rilascio dei 48 ostaggi (20 vivi e 28 corpi) che dal 7 ottobre 2023 sono nelle mani di Hamas che secondo quanto affermato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump "dovrebbero essere rilasciati lunedì o martedì" annunciando che al momento dello scambio "probabilmente sarò lì. Spero di esserci. Abbiamo in programma di partire domenica e non vedo l'ora". 

Dalle fila di Hamas, il portavoce Hazem Qassem ha fatto sapere di aver"informato i mediatori delle difficoltà legate alla consegna dei corpi dei defunti". Per questo una force congiunta israelo-statunitense-qatarino-egiziana sarà istituita per localizzare, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco, i corpi degli ostaggi deceduti a Gaza. 

Nessun pressing Usa intanto ci sarà sulla soluzione a due Stati. Alla domanda su quale fosse la sua opinione in merito Trump non ha preso posizione: "Non ho un'opinione. Mi atterrò a ciò che loro concorderanno".  

"Quello che è successo oggi è un momento storico", ha detto il presidente palestinese Mahmud Abbas, in un'intervista rilasciata all'emittente israeliana Channel 12. "Abbiamo sperato, e continuiamo a sperare, di poter porre fine allo spargimento di sangue che si sta verificando nella nostra terra, che sia nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania o a Gerusalemme Est", ha detto Abbas. "Oggi siamo molto felici che lo spargimento di sangue sia cessato. Speriamo che rimanga così e che pace, sicurezza e stabilità prevalgano tra noi e Israele". 

Il leader palestinese ha espresso la disponibilità dell'Anp a "lavorare in modo costruttivo" con il presidente degli Stati Uniti, che ha elogiato per i suoi "sforzi" nel raggiungimento della fine del conflitto. Abbas ha esteso la propria disponibilità a "tutti" i partner, compresi Francia e Arabia Saudita, che hanno co-presieduto la Conferenza internazionale di pace a New York lo scorso settembre, l'Algeria, sottolineando il suo status di paese arabo nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, e tutti i membri del gruppo, nonché l'Assemblea generale delle Nazioni Unite "per raggiungere la stabilità e una pace duratura e giusta in conformità con la legittimità internazionale". 

 



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