Calderone: "Crisi demografica impone di investire su lavoro di qualità"
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(Adnkronos) - "L'andamento demografico condiziona le sorti del nostro Paese. Nascono meno bambini, si allunga l'età media, ma la fascia della popolazione attiva decresce. Il fenomeno inizia molti anni fa e oggi si fa sentire nei suoi effetti economici e sociali. La crisi demografica ci impone di gestire il fenomeno attraverso strumenti innovativi, di investire sul lavoro di qualità e su opportunità in grado di generare sviluppo sostenibile". Così Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle politiche sociali, in un video messaggio inviato all'evento 'Demografia, un patto fra generazioni', per il ciclo di incontri Adnkronos Q&A, in corso al Palazzo dell'Informazione a Roma.
Secondo Calderone, "sono tre gli aspetti su cui intervenire". "Aumentare l'occupazione e la partecipazione al mercato del lavoro. In questi anni l'aumento degli occupati è stato molto significativo, abbiamo oltre un milione di persone in più al lavoro. Il 90% dei nuovi contratti è a tempo indeterminato. Eppure ci sono tantissime posizioni lavorative che non riusciamo a ricoprire", ha sottolineato Calderone. "Per questo oggi -ha spiegato il ministro- guardiamo anche agli interventi in favore degli inattivi, che pure sono in costante calo, in particolare i giovani e le donne. Vanno in questo senso tutte le misure del decreto Coesione, in particolare i bonus giovani, donne e Sud".
E Calderone ha rivendicato i risultati ottenuti: "La riforma delle politiche attive del programma Gol ci ha permesso di far diminuire il numero dei neet da quasi 2 milioni a circa 1 milione e 200 mila persone. Proprio per i neet, la scorsa settimana, abbiamo concluso la sperimentazione, con tutte le Regioni, di un web coach interattivo, 'AppLi', l'assistente personale per il lavoro in Italia. E' una prima declinazione dell'intelligenza artificiale al servizio dell'uomo nel mondo del lavoro, un'innovazione inedita nelle politiche pubbliche ", ha sottolineato.
"Con finalità simili è operativo Edo, il progetto per la formazione in e-learning, delle competenze digitali di base, di chi è inserito nel programma Gol. Competenze, digitale, intelligenza artificiale, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali è in prima linea nell'applicazione delle innovazioni al servizio dei cittadini, soprattutto i più giovani", ha sottolineato il ministro.
Per Calderone "il secondo aspetto" su cui intervenire "riguarda la produttività". "Con il calo demografico ci sarà una mancanza di competenze che già adesso il mondo del lavoro fa fatica a reperire. Abbiamo investito oltre un miliardo di euro nella terza edizione del Fondo Nuove Competenze, che sta sostenendo gli investimenti formativi di migliaia di imprese anche nell'individuazione di nuovi lavoratori. E ancora ricordo l'investimento sul sistema degli Its e sul potenziamento dell'Iefp, quella formazione professionale e tecnica a cui si rivolge più della metà della domanda di lavoro delle nostre imprese. I risultati sono emblematici, l'incremento degli iscritti a questi corsi dal 2020 al 2024 è salito del 209% su media nazionale, il 534% al Sud. L'ulteriore passaggio per migliorare le retribuzioni, altro fattore di attrazione e quindi di contrasto allo spopolamento e alla crisi demografica, è sostenere delle relazioni industriali sane che attraverso la contrattazione collettiva redistribuiscano i vantaggi della crescita economica delle aziende", ha spiegato il ministro.
"Infine, il terzo aspetto" su cui agire "riguarda i figli. Un patto per le donne è fondamentale, non può esserci contrapposizione tra occupazione femminile e il dono della maternità. Dobbiamo rafforzare il welfare aziendale, territoriale e contrattuale e dobbiamo dare un segnale di speranza e di futuro alle mamme di domani. Il mio auspicio finale è che dal confronto di oggi nascano interessanti proposte per affrontare la questione demografica, la principale questione del nostro tempo", ha concluso.