Cdm acque libere, nuotatori paralimpici incantano Alghero fra applausi e inclusione
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(Adnkronos) - L’atmosfera tipicamente balneare di Alghero si è rivelata cornice perfetta per ammirare uno spettacolo unico: straordinari nuotatori paralimpici, veri giganti del nuoto in acque libere, che si sono dati battaglia per la terza Coppa del Mondo in Acque libere in Sardegna, ad Alghero, sulla battigia del Lido di San Giovanni. Atleti e atleti dai palmares straordinari, sono arrivati alla spicciolata e si sono dati appuntamento in un weekend di sport che ancora una volta ha emozionato i presenti, sbalorditi dalla forza e dalla caparbietà dei nuotatori. Cinque i vincitori nelle categorie in gara: nei 1500 maschili sventola la bandiera venezuelana per tributare i giusti onori a Jose Marichal Ivanosky. Sui 3000 sono tre le categorie in lizza: la svedese Pernilla Lindberg è la più forte nella S11/S14 femminile, mentre la sua collega italiana Xenia Francesca Palazzo domina nella S7/S10. Nell’analoga categoria maschile altro dominio azzurro con Federico Bicelli che ha preceduto Alberto Amodeo. Infine, il finnico Nader Khalili è primo nella S11/S14.
Applausi all’organizzazione, che ancora una volta grazie allo staff griffato Progetto AlbatroSS ha reso l’evento possibile, aiutando e andando a soccorrere all’arrivo atleti in piedi e carrozzati con mezzi di locomozione sempre più raffinati e di comodo utilizzo, segno che la tecnologia è a disposizione per chi decide di dare un nuovo impulso alla libertà di movimento sicura e accessibile. Un messaggio esplicito che l’associazione paralimpica turritana coordinata dallo psicologo dello sport Manolo Cattari ha lanciato sia a parole, sia con i fatti, creando sinergie forti con gli enti locali e le istituzioni sportive di riferimento, affinché gli steccati mentali vengano definitivamente abbattuti per creare una cultura dell’accoglienza che non faccia differenze.
Ma applausi anche a chi ha permesso che ciò si realizzasse. Anche in questa edizione, infatti, fondamentale è stato l’apporto delle istituzioni, sempre al fianco dell’organizzazione. Un grazie particolare alla World ParaSwimming, alla FINP, alla Regione Sardegna, alla Fondazione di Alghero e ovviamente al Comune di Alghero.
Al di là dei risultati eclatanti ammirati su uno specchio d’acqua che non smentisce le lodi proverbiali decantate nei decenni dai villeggianti che affollano la Riviera del Corallo, l’Associazione AlbatroSS, organizzatrice e promotrice dell’evento, può sentirsi gratificata per il nuovo successo organizzativo, confermato anche dalle parole illustri di Craig Nicholson, presidente della federazione internazionale parolimpica, e presente ad Alghero: “Ringrazio coloro che si sono prodigati per la buona riuscita di questa terza edizione in terra sarda della Coppa. Parliamo di una disciplina che ha ancora tanti margini di sviluppo anche nel campo mediatico e siamo certi che grazie a tappe come queste di Alghero la sua diffusione sarà sempre più crescente. L’ambizione principale, a questo punto, è che in futuro questa disciplina possa essere inserita nei programmi dei Campionati del Mondo e perché no, anche nei Giochi Paralimpici”.
Anche il presidente dell’Associazione AlbatroSS, Manolo Cattari è felice del risultato raggiunto: “Dietro la Coppa del Mondo c’è un lavoro che dura da anni, perché oltre la manifestazione agonistica portiamo avanti altri percorsi sul territorio, rivolti a rimuovere, come se fossimo un grimaldello, i vari tabù sull’accessibilità. Grandi cose abbiamo fatto fino a questo momento, ma continueremo a coinvolgere associazioni, enti pubblici, operatori del terzo settore per continuare fruttuose collaborazioni”.
La sua collega e direttrice dei lavori in spiaggia Silvia Fioravanti, delegata in Sardegna della Federnuoto Paralimpica, ha aggiunto: coronato il sogno di vedere nella sua città natale una manifestazione internazionale: “Siamo un gruppo di lavoro affiatato, ma senza l’aiuto indispensabile di un nutrito e competente staff non potremmo garantire un’organizzazione efficiente e per questo gli riservo un abbraccio gigantesco. Sono inoltre felice perché la FINP è arrivata al completo ad Alghero con i suoi tecnici e impiegati, anche loro sono rimasti molto soddisfatti”.
L’altro componente della triade organizzativa, Danilo Russu, presidente FIN Sardegna, spiega come la sua federazione e la FINP interagiscono: “Spero che al più presto anche l’open water paralimpico rientri nei programmi delle paralimpiadi del 2032, perché è un vuoto importante da colmare. Questi atleti dimostrano di filare come dei motoscafi nonostante fuori dall’acqua debbano affrontare problemi di accessibilità. Ma noi siamo qui anche per questo e continueremo la nostra campagna culturale per aprire le menti su questi temi”. Franco Riccobello, da poco al timone della FINP nazionale ma da segretario generale della Federazione anche in passato, sempre presente alle varie tappe in acque libere ha garantito: “Lavoreremo per garantire appuntamenti a tappe e Alghero sarà sicuramente una di esse. Ho visto tanta professionalità nel gestire l’evento e se poi aggiungiamo che qui ci sono luoghi di una bellezza incomparabile, allora si capisce perché siamo tutti soddisfatti”.
È stato il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, a salutare tutti con una promessa: “Vogliamo consolidare il rapporto con il mondo parolimpico e aspettiamo questa kermesse anche l’anno prossimo. Alghero deve diventare una città sempre più accessibile. È un diritto di tutti vivere in autonomia. Sfrutteremo le risorse a disposizione per creare spiagge più funzionali e rendere la città ancor più bella ed accogliente”.