Caso Garlasco, genetista Capra frena: "Con metodo pm si riapre tutto, anche delitto di Yara"
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(Adnkronos) - La scienza entra in modo sempre più prepotente nelle indagini e le ultime svolte sul caso di Garlasco, ma il genetista Marzio Capra invita alla prudenza. Ex uomo del Ris di Parma, consulente anche nel delitto di Yara Gambirasio, da sempre Capra affianca la famiglia Poggi nella ricerca della verità. E dopo l'ultima 'svolta' annunciata dalla Procura con l'impronta dell'indagato Andrea Sempio trovata sul muro delle scale quasi 18 anni dopo il delitto, quando il condannato Alberto Stasi ha quasi finito di scontare la sua pena, Capra frena gli entusiasmi.
"In attesa di leggere con attenzione la consulenza della Procura di Pavia però c'è da fare una riflessione banale, ma necessaria. Se indichiamo come analisi scientifiche quelle che sono indagini di parte contenute in una consulenza della Procura di Pavia, le risultanze del Ris di Parma fatte nel pieno del contraddittorio delle parti, ossia alla presenza di tutti, cosa sono? Se passa il concetto che perché sono le ultime analisi sono le più affidabili, le migliori di tutto, allora è la fine: dovremmo rifare da capo ogni indagine su ogni singolo omicidio", spiega all'Adnkronos. "Se mettiamo in dubbio la perizia fatta sul Dna trovata sulle unghie di Chiara Poggi allora mettiamo in dubbio tutto, prendiamo impronte giudicate non utili secondo il Ris di Parma e ora diciamo che sono utili e attribuibili. Va bene tutto, ma se si può mettere in discussione il lavoro degli esperti di Parma allora perché non farlo anche con il Dna di Bossetti che invece va accettato così e basta?" è la domanda, seria e provocatoria, di Marzio Capra.
"Delle due l'una: o quell'impronta è utile e attribuibile oppure non lo è. E se uno ha ragione e l'altro torto dobbiamo anche chiederci come vengono spesi i soldi pubblici", conclude.