Il Centrale, un "daje Cate" e la sconfitta: la prima da azzurra di Tyra Grant
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(Adnkronos) - L'esordio di Tyra Caterina Grant agli Internazionali d'Italia 2025 è stato speciale. E alla fine il risultato conta fino a un certo punto. Oggi, mercoledì 7 maggio, la giovane tennista ha giocato a Roma e lo ha fatto, per la prima volta in carriera, con la bandiera italiana al fianco del nome. Sul campo, al primo turno, Grant ha perso in tre set con la croata Antonia Ruzic con il punteggio di 6-3, 3-6, 5-7, ma di lei si sta parlando anche per altro. Nei giorni scorsi era infatti arrivata la conferma che Grant, nata a Roma e cresciuta in Italia, avesse scelto la Nazionale azzurra, e non quella degli Stati Uniti, con cui si era presentata allo scorso Masters 1000 di Miami e che poteva rappresentare grazie al padre Tyrone, ex cestista americano.
La scelta, raccontata ai microfoni dell'Adnkronos, ha suscitato l'affetto dei migliaia di tifosi che in questi giorni stanno popolando il Foro Italico. Completo blu scuro e treccine bionde, al momento dell'ingresso in campo, Tyra, oggi numero 335 del mondo, è stata accolta dagli applausi del Centrale, facendo trasparire un po' di emozione nella mano con cui ha salutato il proprio pubblico. Il boato si è poi confermato al momento della presentazione da parte dello speaker, e Grant, ancora una volta, ha reagito con un sorriso.
In campo però, la giovane 'neo' azzurra, 17 anni, non ha tremato e ha piazzato subito un break in apertura, mostrando fluidità nei colpi e un dritto letale. L'emozione si è fatta sentire al servizio, dove Tyra ha faticato a imprimere la forza necessaria per imporre il proprio ritmo e subito il ritorno dell'avversaria. Quando qualche croato prova a supportare Ruzic, il tifo per Grant del Centrale, riempitosi sempre più dopo la fine dell'allenamento di Jannik Sinner, si fa più forte. Ogni volta che la giovane azzurra mette a segno un punto, gli applausi la travolgono. Lei ogni tanto alza lo sguardo, come per rendersi conto di quello che sta vivendo, ma rimanendo concentrata sul campo.
Ogni errore della croata viene sottolineato dal boato dei tifosi azzurri, e poco importa se va contro le regole di 'bon ton' che distinguono il tennis da tanti altri sport. Anche nel momento di massima difficoltà, quando Ruzic era riuscita a rimontare un 30-0 all'ottavo game del primo set, un "daje Cate!" si alza dalle tribune, con l'intero impianto che scandisce le mani a ritmo, per rincuorarla. E Lo smash vincente che ne segue è la logica conseguenza. Quando Tyra sforna la palla corta che chiude il primo set, tutto il Centrale si alza in piedi ad applaudire, liberando un urlo che fa alzare al cielo le braccia dell'azzurra.
Nel secondo parziale Grant dimostra non solo di saper giocare a tennis, ma anche di avere carattere. Concede il break in apertura, si rialza e piazza subito il controbreak, chiuso con una splendida palla corta. Tyra però non eccede mai nelle esultanze, fa il 'pugnetto', Sinner style, e si butta sul prossimo punto. Ha un gesto di stizza quando il dritto si spegne sulla rete, ma niente di più. Quando le cose si fanno dure, e Ruzic scappa via nel punteggio, il Centrale alza i decibel. Caterina lascia andare la racchetta per un attimo, alza lo sguardo, e torna in campo.
Il lungolinea con cui piazza il break in apertura di terzo set infiamma il Foro, poi Ruzic piazza il controbreak e Grant scaglia via una pallina, prendendosi un'occhiataccia dal giudice di sedia. L'azzurra torna in sé, vince uno scambio prolungato con un bel diagonale e fa esultare tutto il Centrale, sempre più in partita. Ogni errore viene sottolineato con un 'nooo', ogni punto è un urlo. Quando la stanchezza comincia a farsi sentire Tyra, ormai per tutti 'Cate', si accovaccia, dà due sgambate e si rimette in posizione. La sua è una partita di nervi dove, a volte, mostra i suoi 17 anni, altre invece vince il talento. Un timido "olè olè olè Cate, Cate" diventa sempre più forte, ma quei 17 anni, alla fine, si fanno sentire. Grant spreca due match point e si arrende. Se ne va a testa bassa, ma tra gli applausi del Centrale, che in lei, nonostante tutto, sembra aver visto qualcosa.
Alla fine, questa serata, resterà nella memoria di Grant. Che la sua prima partita al Centrale, da italiana, non la scorderà facilmente. "Il pubblico mi ha aiutato tanto, anche nei momenti difficili", ha detto Tyra dopo la partita, "in generale direi che non sono una che si scoraggia troppo, ma il pubblico ha fatto in modo che non accadesse. Mi sono stati accanto, mi hanno aiutato, sentivo molto la loro presenza. È stato tutto incredibile". E anche dell'amarezza che provava mentre percorreva il tunnel che dal campo porta agli spogliatoi, 'Cate' ne farà tesoro. Con la certezza che sia solo l'inizio. (di Simone Cesarei)