Ucraina, prima telefonata tra Zelensky e Papa Leone XIV: "L'ho invitato a Kiev"

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Ucraina, prima telefonata tra Zelensky e Papa Leone XIV: Ucraina, prima telefonata tra Zelensky e Papa Leone XIV: "L'ho invitato a Kiev"

(Adnkronos) - Mentre gli Usa insistono per un cessate il fuoco immediato e Zelensky ha sfidato Putin a incontrarsi di persona in Turchia giovedì 15 maggio, la Russia non accenna a diminuire gli attacchi contro l'Ucraina. Oggi il presidente ucraino ha reso di aver avuto una prima telefonata con Papa Leone XIV durante la quale ha invitato il Pontefice a effettuare "una visita apostolica a Kiev che porterebbe speranza reale a tutti i credenti e a tutti gli ucraini". 

 

"Siamo rimasti d'accordo di rimanere in contatto e di organizzare un incontro di persona a breve", ha spiegato Zelensky, che ha definito il colloquio "caloroso e davvero sostanziale".  

"Ho informato il Papa dell'accordo fra l'Ucraina e i nostri partner secondo cui, a partire da oggi, debba iniziare un cessate il fuoco pieno e senza condizioni per almeno 30 giorni. Ho anche ribadito la disponibilità ucraina per ulteriori negoziati in qualsiasi formato, inclusi negoziati diretti, una posizione che abbiamo ripetutamente sottolineato. L'Ucraina vuole porre fine a questa guerra e sta facendo il possibile per arrivare a questo obiettivo. Aspettiamo ora passi simili dalla Russia", ha scritto Zelensky in un post pubblicato sui social.  

Il Presidente ucraino ha anche reso noto di "aver ringraziato Sua Santità per il suo supporto per l'Ucraina e tutti gli ucraini" e di aver discusso con il Papa delle migliaia di bambini deportati dalla Russia. "L'Ucraina conta sull'assistenza del Vaticano per riportarli a casa alle loro famiglie". "Teniamo in grande considerazione le sue parole sulla necessità di arrivare a una pace giusta e duratura per il nostro paese e il rilascio dei prigionieri".  

 

E secondo quanto anticipa il sito di notizie Usa Axios, citando una fonte ucraina, Zelensky sarà in Turchia per il possibile incontro con la Russia anche se Mosca risponderà negativamente alla richiesta di Kiev di aderire prima a un cessate il fuoco. Ieri il presidente ucraino ha scritto della sua disponibilità a incontrare Vladimir Putin in persona a Istanbul giovedì, precisando la sua richiesta per un cessate il fuoco "completo e senza condizioni" da oggi, giornata che si è aperta invece con più di cento droni russi che hanno attaccato obiettivi a Kiev. "Dalle 23 dell'11 maggio il nemico ha attaccato con 108 droni Shahed e altri tipi di droni", rende noto via Telegram l'Aeronautica militare ucraina, confermando che almeno "55 droni stati abbattuti". 

Putin, nella notte tra 10 e 11 maggio, ha proposto la ripresa dei colloqui diretti a Istanbul, in Turchia. All'apertura del presidente russo ha fatto seguito l'intervento di Trump. "Kiev dovrebbe accettare", ha affermato il presidente americano. Detto, fatto: "Aspetto Putin in Turchia", il messaggio del presidente ucraino Zelensky, che costringe di fatto il Cremlino a uscire allo scoperto. 

 

La Cina auspica un accordo di pace "duraturo" per porre fine al conflitto in Ucraina, innescato dall'invasione russa su vasta scala avviata il 24 febbraio del 2022. "Speriamo le parti interessate continuino con dialogo e negoziati per arrivare a un accordo di pace equo, duraturo e vincolante, che sia accettabile per tutte le parti coinvolte", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Lin Jian. "Sosteniamo tutti gli sforzi per la pace e speriamo tutte le parti coinvolte continuino a lavorare per raggiungere tramite dialogo e negoziati un accordo di pace giusto, duraturo, vincolante e accettabile" per Ucraina e Russia, arrivando così "a una soluzione politica della crisi", ha detto Lin. "Abbiamo sempre creduto che dialogo e negoziati siano l'unica strada percorribile per risolvere la crisi ucraina", ha ripetuto, confermando la volontà della Cina - che non ha mai condannato esplicitamente l'invasione russa dell'Ucraina - di "lavorare in modo costruttivo con la comunità internazionale per risolvere la crisi e arrivare a una pace duratura". 

 

Sul fronte della cronaca, questa mattina un raid di droni russi contro l'infrastruttura ferroviaria ucraina nella regione di Donetsk ha ferito un macchinista di un treno merci civile. "Le proposte di tregua vengono ignorate, gli attacchi ostili alle infrastrutture ferroviarie continuano", ha riferito la società ferroviaria ucraina Ukrzaliznytsia in un post su Telegram. "Dalle 23 dell'11 maggio il nemico ha attaccato con 108 droni Shahed e altri tipi di droni", rende noto via Telegram l'Aeronautica militare ucraina, confermando che almeno "55 droni stati abbattuti".  

Attaccata anche la regione di Odessa, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Kiper, aggiungendo che il raid ha causato il ferimento di una persona. "A seguito dell'attacco a Bilhorod-Dnistrovsk, si sono verificati danni alle infrastrutture civili, in particolare a edifici residenziali, un edificio amministrativo e una stazione dei vigili del fuoco. Un uomo è rimasto ferito in una delle abitazioni private danneggiate, ha scritto su Telegram. 

 

L’Unione Europea potrebbe adottare nuove sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina dopodomani. È quanto si apprende a Bruxelles, dopo la riunione di stamani del Coreper. E’ stato aumentato il numero delle navi appartenenti alla ‘flotta ombra’ che Mosca usa per aggirare il price cap sul petrolio, numero che sfiora le duecento unità. La maggior parte delle delegazioni concorda con le misure presentate; alcuni Paesi hanno chiesto un po’ di tempo per approfondimenti. 

 

 



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