Reggio Calabria, sgominata banda di ladri-acrobati - Video
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(Adnkronos) - Sgominata una banda di ladri-acrobati a Reggio Calabria: 11 arresti, 10 colpi in 6 mesi. Un'associazione a delinquere organizzata alla perfezione e con una precisa ripartizione di ruoli e compiti, così da andare a colpo sicuro, senza venire scoperti.
Gli indagati, tra cui figurano dieci uomini e una donna, sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione e porto abusivo di armi da fuoco.
Nulla era lasciato al caso: guidati da due cittadini reggini appartenenti alla comunità rom, i componenti della banda si muovevano professionalmente con tanto di sopralluoghi, ripetuti anche più volte nell’arco della giornata, e briefing per pianificare nel dettaglio l’ingresso nelle abitazioni e la via di fuga più sicura. Il compito di 'studiare' le vittime era affidato, invece, a una giovane donna reggina, anche lei della comunità rom, che annotava le abitudini di vita dei padroni di casa anche citofonando per meglio comprendere chi fosse presente in casa.
Acquisite le informazioni, entravano in azione gli 'operativi': in pochissimo tempo, riuscivano a forzare la serratura della porta di ingresso oppure, in alcuni casi, a muoversi da veri acrobati tra balconi e grondaie alla ricerca di una persiana o una porta-finestra lasciata incautamente socchiusa e precedentemente individuata. Una volta all’interno, con l’utilizzo dei 'ferri del mestiere', eventuali casseforti venivano velocemente scassinate e ripulite di banconote e oggetti preziosi.
La fuga, anche questa preparata nel dettaglio, avveniva sempre con veicoli diversi. I due capi, poi, provvedevano alla divisione del bottino secondo il 'grado di rischio' che ciascuno dei partecipanti aveva affrontato durante le incursioni. Oltre dieci gli episodi ricostruiti, portati a termine in meno di sei mesi, che hanno fruttato al gruppo quasi 150mila euro tra contanti e preziosi. Sotto sequestro anche due fucili calibro 12 e due pistole calibro 7.65 regolarmente detenuti. Il blitz, nell'ambito dell'operazione 'Case sicure', ha visto impegnati più di settanta uomini della Polizia di Stato. Gli arrestati sono stati accompagnati nel carcere di Arghillà.