Disastro Oslo, riflessioni e esonero: cos'è successo tra Spalletti e Gravina
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(Adnkronos) - L'Italia e il 'caso' Luciano Spalletti. L'ormai ex ct della Nazionale italiana ha annunciato oggi, domenica 8 giugno, di essere stato "sollevato dall'incarico" dal presidente della Figc Gabriele Gravina, che solamente poche ore prima aveva espresso incertezza circa il futuro della panchina azzurra. L'addio di Spalletti arriva dopo la debacle di Oslo, con la pesante sconfitta contro la Norvegia per 3-0, nella prima giornata del gruppo I, valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2026, che ha compromesso il percorso degli azzurri verso la rassegna iridata in Stati Uniti, Messico e Canada. Ma cosa è successo tra Spalletti e Gravina?
"Il presidente Gravina mi ha comunicato ieri sera che sarò sollevato dall'incarico di ct della Nazionale", ha detto Luciano Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia della sfida alla Moldavia, "io non volevo mollare". Le parole dell'ex allenatore del Napoli arrivano a schiarire i dubbi sul suo futuro, alimentati dalle parole dello stesso ormai ex ct pochi minuti dopo la debacle di Oslo.
"Farò la prossima partita contro la Moldova e poi parlerò con il presdiente Gravina perché c'è bisogno che ci parli delle intenzioni che ho e delle scelte che faccio. A livello individuale penso che si possa fare qualcosa in più. Io comunque vado avanti con questo gruppo perché penso abbia delle qualità", aveva detto Spalletti, alludendo a "riflessioni" già in corso e rese urgenti dal pesante 3-0 subito dalla Norvegia.
"Con la Norvegia si può anche perdere, ma bisogna capire come. Un approccio diverso, con il fuoco dentro a cui fa riferimento Buffon, doveva portare a un epilogo diverso. In questo modo non lo accetto", aveva detto soltanto questa mattina il presidente Figc Gabriele Gravina, ospite del Festival della Serie A a Parma, per poi concentrarsi sul futuro di Spalletti: "Non posso dire se resterà o meno, dobbiamo trovare la miglior soluzione per rilanciarci da domani sera poi faremo delle riflessioni per arrivare al meglio nelle altre partite, giocarle con il coltello tra i denti. Non c'è un appuntamento martedì, c'è un contatto continuo, parleremo anche oggi. Lui è molto attento e responsabile, vediamo che verrà fuori".
Sono diversi i nomi per il possibile sostituto dell'ormai ex ct azzurro. I più blasonati, Carlo Ancelotti e Massimiliano Allegri, hanno già trovato panchina, e allora ecco che, a sorpresa, potrebbe tornare Roberto Mancini. L'ex allenatore, tra le altre, di Inter e Manchester City ha ammesso di essersi pentito di aver lasciato la Nazionale per volare in Arabia Saudita e sarebbe disposto a tornare, ma prima ci sarebbe da ricomporre il rapporto con Gravina, deterioratosi dopo il suo addio.
In orbita azzurra c'è anche Stefano Pioli. L'ex tecnico del Milan, oggi in Arabia all'Al Nassr e cercato in queste ore anche dalla Fiorentina, sembra un profilo adatto a ricoprire il ruolo per carisma, competenza e adattabilità tattica. Sullo sfondo rimane la suggestione Claudio Ranieri, che al termine della stagione ha annunciato il suo, secondo, ritiro e assunto un ruolo dirigenziale nella Roma.