Sciopero trasporti oggi, Atm Milano: metro aperte e deviazioni per bus

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(Adnkronos) - Disagi per chi utilizza i mezzi pubblici oggi, 20 giugno, anche a Milano, a causa dello sciopero dei trasporti per l'intera giornata proclamato dai sindacati Cub, Sgb e Usb. "Il servizio delle nostre linee - spiega Atm - non è garantito dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio".  

La società di trasporto ha fatto tuttavia sapere che le metropolitane di Milano restano aperte, mente alcune linee di superficie hanno deviato il loro percorso a partire dalle 9.30, per via di alcune manifestazioni. 

Lo sciopero, sottolinea Atm, è stato proclamato "contro il genocidio in Palestina, la fornitura di armi ad Israele e l’assenza di un intervento concreto per dissociarsi dagli orribili crimini perpetrati dal governo di Israele; contro la guerra, l’economia di guerra e l’aumento delle spese militari, in aggiunta di 40 miliardi di euro già previsti per il triennio in corso. Per la pace anche nel conflitto Russia-Ucraina e gli investimenti su sanità, scuola, trasporti, welfare il cui peggioramento approfondisce le disuguaglianze esistenti e la povertà; Contro lo sfruttamento sul lavoro, la precarietà ed il contenimento delle retribuzioni sia in sede di rinnovo dei contratti del settore pubblico sia del settore privato, ad opera di organizzazioni sindacali che sottoscrivono intese impopolari e spesso senza sottoporle all’approvazione dei lavoratori. Per forti aumenti salariali e delle pensioni, comprese le minime a 1.000 euro al mese e il superamento del sistema contributivo, così da permettere di recuperare il potere di acquisto eroso dall’inflazione, per l’approvazione di una misura di salario minimo non inferiore a 12 euro l’ora e per la reintroduzione di un meccanismo di adeguamento delle retribuzioni all’andamento del costo della vita; Contro l’assenza di politiche sociali a cominciare dall’emergenza abitativa e la mancanza di piani di sviluppo dell’edilizia popolare, per una seria riforma degli ammortizzatori sociali; Contro l’assenza di politiche industriali capaci di superare la fase di forte conflittualità, innescando un processo di ulteriore deindustrializzazione e sfruttamento delle classi popolari e dei lavoratori; Contro la scelta autoritaria in materia di leggi repressive del dissenso e del conflitto sociale; Contro le morti sul lavoro; Contro la legge 'Sbarra' con cui il governo tenta di scaricare sui lavoratori il rischio di impresa con gravi conseguenze su salari e condizioni di lavoro". 



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