Tumori, tappa a Reggio Calabria del Tour Vespucci per migliorare la prevenzione
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(Adnkronos) - In Calabria troppo pochi cittadini aderiscono ai programmi organizzati di screening anti-cancro. Sono esami fondamentali per aumentare le possibilità di guarigione e costituiscono il cardine della prevenzione secondaria, ma nella regione solo il 6,1% dei cittadini esegue il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto, collocandosi in fondo alla classifica di adesione a questo programma. Si tratta di una percentuale nettamente inferiore sia alla media italiana (34,9%) che a quella delle regioni meridionali (19,7%). La Calabria è indietro anche per il tasso di donne che eseguono la mammografia, indispensabile per individuare precocemente la neoplasia del seno: sono solo il 16,4% (Italia 55,4%; Sud e Isole 40,1%). Migliori, anche se nettamente inferiori alla media nazionale (41,5%), le percentuali di adesione al test Hpv o al pap test per il carcinoma del collo dell’utero, pari al 27,2%.
Per migliorare il livello di consapevolezza dei calabresi, la prevenzione contro il cancro "naviga" insieme al 'Tour Mediterraneo Vespucci'. L’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Fondazione Airc, Fondazione Aiom e la Società italiana di radiologia medica e interventistica (Sirm) saranno infatti presenti il 5 e il 6 maggio a Reggio Calabria al 'Villaggio IN Italia' (banchina nuova di Levante) nella tappa del 'Tour Mediterraneo' del veliero più bello del mondo, un vero e proprio orgoglio italiano. Gli oncologi per due giorni forniranno consigli ai cittadini e i volontari distribuiranno materiale informativo legato alla prevenzione. Ogni anno, in Calabria, si stimano oltre 10.000 nuovi casi di tumore. Il 40% può essere evitato con l’adozione di stili di vita sani, affiancata dall’adesione ai programmi di screening per la diagnosi precoce.
"Vogliamo sensibilizzare i cittadini anche sulle regole di prevenzione primaria, cioè sugli stili di vita sani – spiega Nicola Silvestris, segretario nazionale Aiom -. Nella Regione fuma il 20,6% degli adulti, una percentuale inferiore alla media italiana, che raggiunge il 24,5%. Coloro che bevono alcol sono il 29,5%. Anche in questo caso un dato inferiore rispetto a quello nazionale, pari al 58,4%. Accanto a queste tendenze verso comportamenti attenti alla salute, si registrano però dati peggiori per quanto riguarda l’eccesso di peso e la mancanza di attività fisica". Nella Regione, il 46% è in eccesso ponderale (35,7% in sovrappeso e 10,3% obeso) e il 44,5% è sedentario (Italia 28,1%). "La prevalenza di persone in eccesso ponderale cresce in relazione all’età, è più frequente fra gli uomini, fra i cittadini con basso titolo di studio e con difficoltà economiche – continua Silvestris -. Il grave eccesso ponderale è un fattore di rischio correlato a 12 diversi tipi di tumore. Però, è ancora scarsa l’attenzione non solo dei cittadini ma anche degli operatori sanitari nei confronti dei corretti stili di vita. In Calabria, solo il 32,2% delle persone in eccesso ponderale ha ricevuto, da parte dei camici bianchi, il consiglio di perdere peso e il 19,6% dei cittadini ha usufruito di indicazioni per svolgere attività fisica".
I tumori del colon-retto e della mammella sono tra i più frequenti e tra le principali cause di morte oncologica. "Ciononostante, troppi cittadini in Calabria ignorano le regole fondamentali della prevenzione primaria e non aderiscono agli screening – sottolinea Salvatore Turano, coordinatore Aiom Calabria -. Fra i fattori di rischio del tumore del colon-retto, ricordiamo gli stili di vita scorretti, in particolare sedentarietà, sovrappeso, obesità, fumo di sigaretta, consumo eccessivo di farine e zuccheri raffinati, di carni rosse e insaccati, consumo di alcol e ridotta assunzione di fibre vegetali. La prevenzione primaria è fondamentale, così come riuscire ad ottenere l’eliminazione dei precursori e una diagnosi in stadio iniziale grazie allo screening. Se individuiamo la neoplasia durante le prime fasi, possiamo intervenire tempestivamente e raggiungere i migliori risultati in termini di guarigione".
Quasi sempre il "cancro del colon-retto è preceduto da polipi adenomatosi, lesioni benigne che possono causare piccole perdite di sangue e che possono essere rimosse prima che diventino neoplastiche - aggiunge Turnao - Il Sof test, raccomandato ogni 2 anni nei cittadini tra i 50 e i 69 anni, è in grado di rilevare nelle feci tracce di sangue, non visibili ad occhio nudo, originate proprio da alterazioni benigne o maligne a carico dell’intestino. Gli stili di vita sani devono essere rispettati anche dopo l’eventuale diagnosi, sia per prevenire l’insorgenza di recidive che per migliorare l’efficacia dei trattamenti".
"Il test impiegato per lo screening del tumore del seno è la mammografia – afferma Nicoletta Gandolfo, presidente Sirm -. Eseguita con regolarità, permette di individuare lesioni molto piccole, non ancora palpabili e indolenti che, quando necessario, possono essere rimosse con interventi chirurgici poco invasivi che preservano l’aspetto estetico e consentono elevate probabilità di guarigione. La mammografia va effettuata ogni due anni nelle donne fra i 50 e i 69 anni e alcune Regioni hanno esteso l’esame fino a 74 anni. Anche per la diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero, esistono esami di screening efficaci e garantiti dal Servizio sanitario nazionale come il pap test e l’Hpv test, che consentono di individuare lesioni in fase iniziale. L’esame di riferimento per le donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni è l’Hpv test, da ripetere ogni 5 anni, mentre per le donne tra i 25 e i 29 anni rimane il Pap-test da effettuare ogni 3 anni".
"I dati sulla scarsa adesione agli screening in Calabria sono particolarmente preoccupanti e ci confermano l’importanza di essere presenti al 'Tour Mediterraneo' della Nave Amerigo Vespucci per fare squadra con Aiom, Fondazione Aiom e Sirm. Tutti insieme vogliamo sensibilizzare la cittadinanza sul valore della prevenzione nel contrasto del cancro – spiega Rosella Pellegrini Serra, presidente Comitato Calabria Fondazione Airc -. I più recenti studi scientifici ci dicono che il 40% dei tumori potrebbe essere evitato con uno stile di vita sano che si traduce in alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e stop al fumo. Ugualmente importante è partecipare ai programmi di screening oncologici gratuiti per la diagnosi precoce perché individuare un tumore in fase iniziale aumenta notevolmente le possibilità di cura e sopravvivenza. Fondazione Airc da sessant’anni sostiene la migliore ricerca oncologica indipendente e parallelamente promuove l’informazione scientifica e la cultura della salute nelle scuole, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Ricerca e prevenzione hanno prodotto risultati concreti: oggi si stima che la metà circa delle persone che ricevono una diagnosi di cancro potrebbe guarire, recuperando la stessa aspettativa di vita di chi non si è ammalato. Un traguardo importante che però non può bastare, il nostro obiettivo è quello di riuscire a trovare le giuste risposte per tutti i pazienti".
L’iniziativa Tour Mediterraneo Vespucci con il 'Villaggio IN Italia' nasce da un’idea del ministro della Difesa Guido Crosetto - riporta una nota - ed è sostenuta dalla Difesa e da 12 ministeri, per raccontare e condividere l’esperienza internazionale del 'Tour Mondiale' che per 20 mesi ha portato in 30 Paesi all’estero la cultura, la storia, l’innovazione, la gastronomia, la scienza, la ricerca, la tecnologia e l’industria che fanno dell’Italia un Paese universalmente apprezzato. Il progetto è una produzione in partenariato pubblico-privato di Difesa Servizi spa e Ninetynine.