La Campania vara la giornata in memoria delle vittime di femminicidio
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NAPOLI (ITALPRESS) – Una giornata regionale commemorativa in memoria di Giulia Tramontano, di suo figlio, il piccolo Thiago, e di tutte le donne vittime di femminicidio.
È questa l’iniziativa messa in campo dalla Regione Campania che oggi a Napoli, nella sede di Palazzo Santa Lucia, ha presentato il disegno di legge approvato in Giunta che individua la data del 22 maggio per celebrare la ricorrenza.
Una giornata nel segno del ricordo, ma anche della sensibilizzazione contro ogni tipo di violenza di genere attraverso iniziative culturali e educative nell’ambito delle istituzioni scolastiche, di workshops, convegni e incontri pubblici.
Tra le attività ipotizzate anche la promozione di un concorso inerente al tema e dedicato ai giovani che potranno dare libero sfogo alla loro creatività sfruttando ogni forma espressiva.
All’appuntamento in Sala De Sanctis hanno partecipato una delegazione di studentesse e studenti, la presidente della Consulta regionale sulla condizione della donna, Ilaria Perrelli, la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Loredana Raia e l’assessora alla Scuola e alle Politiche sociali e giovanili, Lucia Fortini.
Presenti e molto applauditi anche Franco e Loredana, genitori di Giulia Tramontano, mentre la sorella Chiara ha inviato un videomessaggio che è stato visionato durante l’incontro.
“La violenza di genere è un problema della società, non è solo un problema delle donne.
È soprattutto una questione di umanità, ci riguarda tutti” sottolinea proprio Chiara Tramontano in un passaggio del suo intervento.
“Un rapporto può funzionare soltanto se c’è equilibrio, se c’è parità, se c’è rispetto.
L’uomo e la donna in un rapporto sono come due ingranaggi che girano insieme, con lo stesso valore.
Se un ingranaggio schiaccia l’altro, tutto ovviamente si rompe” aggiunge la sorella di Giulia che rivolgendosi ai ragazzi dice: “Abbiate il coraggio di amarvi bene e soprattutto di amare bene gli altri, perché il rispetto non è la debolezza, è la forza che tiene in piedi ogni rapporto ed è la forza che rende questa società giusta”.
“Parlare di questi argomenti io credo che sia utile perché ancora noi subiamo un approccio culturale che non difende le donne, che non dà loro lo spazio che meritano e che in realtà riproduce una serie di meccanismi che in realtà tolgono spazio alle donne” dice l’assessora Fortini mentre là vicepresidente Raia sottolinea come “in questi 10 anni abbiamo fatto tanto in Regione Campania sui temi della violenza maschile per proteggere le donne da questo fenomeno che è una vera e propria emergenza sociale”.
“Lo abbiamo fatto – aggiunge – soprattutto sul segmento della prevenzione anche con una legge che riguarda l’incentivazione all’occupazione e all’imprenditoria femminile perché riteniamo importante migliorare le condizioni di libertà e autonomia delle donne attraverso il lavoro.
Serve questo – conclude Raia – se vogliamo fare veramente un cambio di passo”.
Toccante l’intervento conclusivo di Franco Tramontano, papà di Giulia. “Abbiamo cercato di dare un senso – racconta – a questa vita che è andata avanti ma che per noi vita non è più, è esistere.
Quello che è successo a nostra figlia e al suo piccolo Thiago è un qualcosa che ancora oggi non riusciamo a spiegarci, più passano i giorni e più non riusciamo.
Qui ci sono tanti ragazzi, a loro ci rivolgiamo per chiedere di non alimentare l’odio perché quello è il punto di partenza dal quale scaturisce la violenza in tutte le sue forme, fisica che uccide, ma anche verbale che lascia ferite profonde.
L’invito è di moderare i toni, moderare il linguaggio, anche nelle comuni conversazioni è importante.
A loro e alle istituzioni diciamo che è compito di tutti noi impegnarsi affinché i luoghi dell’educazione, la scuola, la famiglia, siano laboratori di emozioni, sentimenti, valori, sui quali lavorare e costruire relazioni sane, di rispetto, attenzione, cura e ascolto verso il prossimo”.
– Foto xc9/Italpress –
(ITALPRESS)