Audio rubati a Raoul Bova, indagato un pr milanese amico della modella Ceretti
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(Adnkronos) - C’è un indagato nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura di Roma per tentata estorsione ai danni di Raoul Bova. Si tratterebbe di un pr milanese amico della modella e influencer Martina Ceretti, a cui l'attore avrebbe inviato alcuni messaggi audio che sono arrivati, poi, a una terza persona e che, secondo le ipotesi, avrebbe poi contattato l'attore lasciando intendere una richiesta.
A condurre le indagini è la polizia postale che ha acquisito e ha avviato gli accertamenti sul traffico telefonico della modella.
“Prendo le distanze dalla ricostruzione sui fatti accaduti nella vicenda ‘Raoul Bova/Martina Ceretti’" scrive in una ‘storia’ su Instagram Federico Monzino, in merito all’indagine della procura di Roma sulla presunta tentata estorsione ai danni di Raoul Bova. "Prendo le distanze anche dalla sua accusa nei miei confronti di una presunta estorsione. Ci tengo anche a precisare che non sono indagato, ma semplicemente come Corona e Martina sono una persona informata sui fatti. Ho già informato i miei legali di quanto pubblicato dal medesimo e dai giornali”.
Tutto comincia una settimana fa quando sul cellulare dell'attore sarebbe arrivato un messaggio anonimo. Il mittente avverte Bova che alcune sue conversazioni private con la modella di 23 anni potrebbero essere diffuse, danneggiandolo. L'attore non ha ceduto. Pochi giorni dopo, il 21 luglio, quelle chat diventano pubbliche, nel podcast 'Falsissimo' di Fabrizio Corona.
Le indagini sono coordinate dal pm Eliana Dolce. Il numero da cui è partito il tentato ricatto risulta intestato a un prestanome. "Corona, già condannato in passato per estorsioni, non è indagato. Il fascicolo è contro ignoti. Ma i pm valutano anche l'ipotesi della ricettazione - riporta il quotidiano La Repubblica - se chi ha diffuso quei contenuti era consapevole dell'origine illecita potrebbe aver commesso un reato".
"Nel frattempo, mentre l'inchiesta prende slancio, la vicenda ha un contraccolpo personale. Dopo dodici anni di relazione, la storia tra Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales sembra al capolinea. Due figlie, una coppia apparentemente solida. Ma la pubblicazione dei messaggi con Ceretti ha incrinato tutto. Bova sostiene che la relazione fosse già chiusa. Rocío smentisce. E ora si apre una fase delicata. Gli avvocati, David Leggi per Bova, Antonio Conte per Muñoz Morales, - conclude il quotidiano - trattano una soluzione extragiudiziale per evitare scontri pubblici e tutelare le bambine. Resta la domanda chiave: chi ha cercato di ricattare Bova? E chi ha consegnato quei messaggi a Corona? La verità è ancora tutta da scrivere. Ma la pista del ricatto digitale promette sviluppi pesanti".