Microplastiche, concentrazioni più alte nel vetro che nella plastica

ROMA (ITALPRESS) – Un recente studio dell’Agenzia francese per la sicurezza alimentare ha scoperto che le bevande contenute nelle bottiglie di vetro, presentano concentrazioni di microplastiche da cinque a cinquanta volte superiori rispetto a quelle nelle bottiglie di plastica o nelle lattine di metallo.

Cruciale è il ruolo dei tappi. I ricercatori hanno osservato che la plastica presente nel rivestimento dei tappi si deteriora, soprattutto durante i processi di lavorazione e stoccaggio, rilasciando frammenti microscopici che finiscono poi all’interno delle bevande.

Le dimensioni di queste particelle vanno da 0,1 micrometri fino a 5 millimetri.

Secondo i dati della ricerca “Microplastic contaminations in a set of beverages sold in France”, in media, si trovano un centinaio di particelle di microplastiche per litro nelle bottiglie di vetro. Valori decisamente più bassi, invece, nelle bottiglie di plastica e nelle lattine.

Nello specifico, le concentrazioni di microplastiche nelle bottiglie di acqua in vetro erano di circa 4,5 per litro mentre 1,6 nella plastica, ma le concentrazioni aumentano sensibilmente con altre bevande: 30 per litro per le bevande analcoliche, 40 per la limonata e fino a 60 particelle per litro nella birra imbottigliata in vetro.

Dall’analisi di questi frammenti plastici è stato determinato che avevano la stessa forma e lo stesso colore del rivestimento di plastica presente sui tappi. Anche la composizione polimerica era la stessa, quindi i tappi erano sicuramente la fonte della contaminazione. Gli scienziati spiegano che, probabilmente, le microplastiche si staccano da minuscoli graffi (non visibili a occhio nudo) che si creano quando vengono stoccati i tappi per sigillare le bottiglie.Secondo una stima, ogni anno inaliamo e ingeriamo fino a messo chilogrammo di plastica. E sebbene gli effetti sulla salute siano ancora oggetto di studio, le prime evidenze scientifiche parlano chiaro: queste particelle possono favorire processi infiammatori, danni cellulari, e sono associabili a patologie come cancro e malattie cardiovascolari.

Fortunatamente, una soluzione esiste. Gli stessi ricercatori suggeriscono un semplice intervento per ridurre fino al 60% la contaminazione: pulire i tappi con un getto d’aria e successivamente con acqua e alcol, prima dell’imbottigliamento.

gsl


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