Gwyneth Paltrow, rivelazioni su Harvey Weinstein e Brad Pitt nella biografia

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Gwyneth Paltrow, rivelazioni su Harvey Weinstein e Brad Pitt nella biografiaGwyneth Paltrow, rivelazioni su Harvey Weinstein e Brad Pitt nella biografia

(Adnkronos) - Dalle battaglie contro l'ex produttore cinematografico Harvey Weinstein alla storia d'amore con l'attore Brad Pitt, fino all'accusa di aver rubato la sceneggiatura di 'Shakespeare in Love' a Winona Ryder e alla fine dell'amicizia con la pop star Madonna. Sono solo alcune delle rivelazioni riportate dall'autrice Amy Odell nella biografia 'Gwyneth: The Biography', che ripercorre la carriera da star di Hollywood a imprenditrice. Odell si è basata su oltre 200 interviste con persone che conoscono o hanno lavorato con Paltrow, approfondendo il motivo per cui l'attrice continua ad affascinare. "Che la si ami o la si odi, non siamo riusciti a distogliere lo sguardo", ha dichiarato Odel in un'intervista. Il provino con Harvey Weinstein, allora fondatore della Miramax, per 'Prince of Jutland': Paltrow ha sostenuto quel provino nei primi Anni 90 al Peninsula Hotel di Beverly Hills, dove ha incontrato Weinstein e l'allora produttrice della Miramax Meryl Poster. Tuttavia, come si legge nel libro, Weinstein ha deciso di non ingaggiarla perché il ruolo prevedeva scene di nudo e non voleva sottoporre la figlia del regista Bruce Paltrow a quella scena, perché sembrava "una brava ragazza". Il film, uscito nel 1994 con il titolo 'Royal Deceit', è interpretato da Christian Bale, Kate Beckinsale, Gabriel Byrne, Helen Mirren e Brian Cox.  

Questo non è stato l'unico incontro con l'ex produttore. Le sue condotte sono state al centro delle inchieste giornalistiche che nel 2017 hanno dato al via al '#MeToo', il movimento collettivo con cui molte donne hanno denunciato le molestie sessuali subite e fino a quel momento taciute. Tra queste, anche Paltrow, alla quale Weinstein ha suggerito di indossare qualcosa di sexy agli MTV Video Music Awards del 1996. Lei si è rifiutata, scegliendo di indossare un tailleur con un pantalone in velluto rosso ispirato agli Anni 70. Il motivo? In quell'anno stava per uscire 'Emma', adattamento del romanzo di Jane Austen, e i VMA offrivano una preziosa visibilità al suo target, un pubblico di adolescenti. Un passaggio della biografia recita: "Gwyneth era appena stata sulla copertina di Vogue, e i VMA erano relativamente di basso livello. Ma l'allora dirigente della Miramax, Marcy Granata, sapeva che se Gwyneth voleva vincere un Oscar, doveva diventare una star. E per esserlo, il suo film doveva debuttare. E per debuttare, aveva bisogno dell'entusiasmo degli adolescenti". Gwyneth accettò di andare ma alle sue condizioni. Weinstein era furioso: "Guarda cosa indossa", disse. Ma nonostante la rabbia, quel look divenne uno dei più iconici delle celebrità degli Anni 90. 

Nel libro si racconta anche di quando Weinstein disse a Paltrow di essere stata "derubata" quando non fu nominata all'Oscar per 'Emma' del 1996. "Quando furono annunciate le nomination, Weinstein ricevette una chiamata da Paltrow: 'Gwyneth Paltrow è stata derubata', disse più volte al telefono all'attrice. La biografia racconta che "lo staff della Miramax, che ha sentito la conversazione, non sapeva di cosa stesse parlando. Erano concentrati sulla promozione de 'Il paziente inglese', candidato a 12 premi, e di 'Lama tagliente'. Non avevano pensato a Gwyneth come a una possibile candidata per 'Emma'. Ma dalla conversazione sembrava che Weinstein avesse promesso a Gwyneth una nomination, e ora l'avesse delusa". Paltrow avrebbe impedito a Russell Crowe di interpretare il ruolo dell'amante in 'Delitto perfetto' perché in precedenza avevano avuto una relazione. "'Penso che avessero avuto una relazione e lei non voleva che lui comparisse nel film', ha affermato il regista Andrew Davis'", come si legge nel libro. La parte alla fine è andata a Viggo Mortensen. 

Inoltre, il libro fa un po' di chiarezza sulla voce secondo cui Paltrow avrebbe rubato la sceneggiatura di 'Shakespeare in Love' a Winona Ryder. Ma secondo la biografia, Paltrow aveva ricevuto la sceneggiatura perché il regista John Madden era interessato a lavorare con lei (aveva già fatto un provino per il suo film del 1994 'Golden Gate'). Sono circolate diverse versioni su come alla fine sia arrivata a recitare nel film del 1998, che le è valso l'Oscar come Migliore attrice. C'è anche chi dice che abbia rifiutato il progetto ancor prima di leggere la sceneggiatura, convincendosi in un secondo momento. "L'offerta non è mai stata inviata a Winona ma lei voleva fare la parte e Gwyneth l'aveva raccomandata", ha detto Weinstein (tra le case di produzione del film figura anche la Miramax). "Anche se pensavo che Winona fosse fantastica, io avevo in testa solo Gwyneth e le ho detto che non avrei fatto il film senza di lei". 

Dopo 'Shakespeare in Love' ha lasciato la Miramax. In più interviste, Paltrow ha raccontato l'impatto negativo che Harvey Weinstein ha avuto su di lei, a partire dalle presunte molestie sessuali dell'uomo scoperte con il '#MeToo'. Quando ha scelto di non lavorare più con Weinstein, si è chiesta se il cinema fosse davvero la sua vocazione. Un passaggio della biografia, sostiene che fosse andata via perché non guadagnasse abbastanza soldi con Miramax. Un amico dell'epoca, come riporta il libro, l'ha ricordata così: "Voleva fare un sacco di soldi'. Gwyneth si era trasformata da una novellina amichevole e accessibile a una star fortemente orientata al commercio. Divenne avida. Credo che suo padre glielo abbia instillato". 

Inoltre, "Weinstein ricordò che i film della Miramax avevano un limite di budget di 25 milioni di dollari e che 'se avessimo pagato a Gwyneth 10 milioni di dollari, come meritava, avremmo limitato ciò che potevamo fare nel film, quindi in un certo senso il suo successo l'avrebbe superata rispetto al suo lavoro in film indipendenti'". 

Paltrow ha scelto di recitare in 'Seven' al posto di 'Due mariti per un matrimonio' per Brad Pitt. Quando le è stato offerto il ruolo di Tracy Mills in 'Seven' di David Fincher, ha dovuto prendere una decisione difficile, perché le era stato anche offerto di recitare con Keanu Reeves in 'Due mariti per un matrimonio' (un ruolo che poi è andato a Cameron Diaz). Per aiutarla a scegliere, si è rivolta a un'amica per un consiglio, che le ha detto: 'Beh, chi vorresti frequentare, Brad Pitt o Keanu Reeves?' Lei ha scelto Pitt: i due hanno avuto una relazione dal 1994 fino alla loro rottura nel 1997). Ultima non ultima, la lite tra le amiche di vecchia data Gwyneth Paltrow e Madonna. Le due si sono ritrovate in vacanza su un'isola tropicale. Ad agitare le acque sarebbe stato un comportamento della pop star in occasione di una cena. Lourdes, la primogenita della cantante, sarebbe stata apostrofata in modo brusco da sua madre. Gwyneth Paltrow, che era lì con l'allora fidanzato Chris Martin dei Coldplay, sono rimasti senza parole. Martin avrebbe così sussurrato all'attrice: 'Non posso più stare vicino a questa donna. È terribile'. Odell, nel libro, chiarisce: "Gwyneth convenne che Madonna era tossica, e interruppe l’amicizia". 



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