Agroalimentare, dall’Ue primo sì alla stretta sulle pratiche sleali

ROMA (ITALPRESS) – La Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo ha approvato nuove norme per contrastare le pratiche commerciali sleali transfrontaliere nella filiera agricola e alimentare proposte dalla Commissione Ue a dicembre 2024.

Il regolamento mira a migliorare la cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’applicazione del divieto UE di pratiche commerciali sleali, incrementando e rendendo obbligatori lo scambio di informazioni, le indagini e la riscossione delle sanzioni.

Gli eurodeputati propongono di dar vita a una rete informativa permanente.

Estesa inoltre la protezione contro le pratiche sleali esercitate da acquirenti con sede fuori dall’Unione.

Per commerciare prodotti agricoli e alimentari, ogni operatore extra-Ue dovrà designare un “responsabile Ue”, soggetto a sanzioni in caso di violazioni.

La Direttiva sulle pratiche commerciali sleali è stata adottata nel 2019 con l’obiettivo di protegge gli agricoltori che vendono i loro prodotti a grandi supermercati e aziende di trasformazione alimentare da pratiche sleali come i ritardi di pagamento o l’annullamento degli ordini con breve preavviso.

Tuttavia, considerando che circa il 20% dei prodotti agroalimentari consumati nell’UE proviene da un altro Stato membro, la Commissione ha deciso di proporre un nuovo regolamento per migliorare la cooperazione transfrontaliera.

sat/azn


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